Assicurazione (arrampicata): differenze tra le versioni

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In questo tipo di assicurazione il freno può essere un nodo (per esempio il [[mezzo barcaiolo]]) o un freno dinamico come il [[Tuber (alpinismo)|tuber o secchiello]], l'[[discensore|otto]] o il [[reverso]]. In questi freni la corda può scorrere, ma a chi manovra il freno è sufficiente una forza relativamente piccola esercitata sulla corda per trattenere anche pesi molto grandi (anche un migliaio di [[chilogrammo|chili]]).
====Vantaggi====
Con l'assicurazione dinamica l'energia di un'eventuale caduta è dissipata per il 90% sul freno{{Citation needed}}, sotto forma di calore generato dall'[[attrito]] tra freno e corda. L'energia restante è divisa fra tutti i punti di ancoraggio (se sono correttamente posizionati) e allungamento elastico della corda. In questo modo è ridotta al minimo la possibilità di fuoriuscita dei punti di ancoraggio o di rottura della corda. Inoltre l'arresto graduale pone la persona caduta al sicuro da eventuali lesioni spinali. Per questo motivo l'assicurazione dinamica è pressoché l'unica utilizzata in alpinismo.
 
====Svantaggi====
Il freno dinamico non interviene automaticamente in caso di caduta, ma necessita sempre che il frenamento della corda sia effettuato correttamente da chi effettua l'assicurazione. La necessità di manovrare costantemente il freno rende estremamente rischioso il suo utilizzo da parte di mani inesperte e può rendere fatale un'eventuale distrazione. Perciò l'assicurazione dinamica è scarsamente utilizzata nell'arrampicata sportiva.