Antiveduto Gramatica: differenze tra le versioni

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Nel [[1591]], Antiveduto era ormai divenuto un artista indipendente. Nel [[1592]], per un breve periodo, ebbe nella sua bottega [[Michelangelo Merisi]] da Caravaggio.
[[Immagine:Davide - Antiveduto Grammatica2.jpg|thumb|450px|right|[[Davide]] ritorna trionfante con la testa di [[Golia]], [[Whitfield Fine Art]]]]
Le sue prime opere furono un quadro di altare nella [[Chiesa di Santo Stanislao dei Polacchi|chiesa di Santo Stanislao]], a Roma, la raffigurazione della Madonna nella seconda cappella della [[Chiesa di Santa Maria della Scala (Roma)|chiesa della Madonna della Scala]], a [[Trastevere]], nella [[chiesa del Gesù]] in [[Piazza degli Altieri]]; successivamente dipinse i due tondi di santa Cecilia e santa Caterina conservati alla [[Pinacoteca di Brera]], e la Natività"adorazione didei Gesùpastori" nella terza Cappella Graziani nella [[Chiesa di San Giacomo in Augusta|chiesa di San Giacomo degli Incurabili]] su [[Via del Corso (Roma)]] ([[1622]], [[1625]]).
 
Descritto da [[Giulio Mancini]] come il più zelante nella sua professione, Antiveduto cominciò la sua associazione con l'[[Accademia di San Luca]] nel [[1593]]. Si guadagnò la familiarità dei due protettori dell'Accademia, il Cardinale [[Federico Borromeo]] e [[Francesco Maria Del Monte]], e fu specialmente legato a quest'ultimo; al punto da essere eletto alla maggiore carica dell'associazione, quella di "principe", nel [[1624]]. Poco dopo, tuttavia, fu coinvolto nei primi scandali. Le macchinazioni di un nemico di Gramatica, [[Tommaso Salini]], dopo il tentativo di vendere l'altare dell'Accademia attribuita a [[Raffaello]], lo costrinsero ad una umiliante difesa, finché il Cardinale Del Monte intervenne per ricostituire l'Accademia. Le sue fortune furono connesse al Cardinale stesso, che era molto accreditato presso i [[Barberini]], e la sua morte precedette quella di Del Monte di quattro mesi, nell'aprile del 1626.
 
== Note ==