Andrea Cappellano: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Non si hanno notizie certe sulla sua vita, visse all'incirca tra il [[1150]] e il [[1220]]; si ritiene sia stato [[cappellano]] alla corte della contessa [[Maria di Francia (1145-1198)|Maria di Champagne]] (dalla sua funzione di cappellano deriva molto probabilmente il cognome), proprio nel periodo in cui nascevano e si diffondevano il costume e la [[lirica cortese]].
=== ''De Amore'' ===
 
{{vedi anche|De Amore}}
Fu autore del celebre trattato ''[[De Amore]]'' (scritto in [[latino medievale]] intorno al [[1185]]), suddiviso in tre libri, in cui si indicavano i precetti principali in materia:
*il vassallaggio nel rapporto d'amore e la relativa subordinazione del cavaliere alla sua dama.
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Mentre Andrea si dilettava a parlare di amore libero, gli altri scrittori del tempo realizzavano la caritas, cioè l'amore verso Dio; ma che differenza c'è?
Andrea valuta con ciò la superiorità della fin' amor, o amor cortese, all'amore coniugale, il che era un'idea pericolosa in una comunità cristiana.
Queste sue idee erano talmente pericolose che nel terzo suo libro del "De Amore" dovette fare uso della "reprobatio amoris", contraddicendo ciò che aveva portato avanti nei primi due scritti, probabilmente a causa di minacce di morte, seguendo quindi l'idea della superiorità dell'amore coniugale, fatto di passioni, di [[Chretien de Troyes]].
 
Nei primi due libri Andrea ritiene che l'amore coniugale fosse inferiore perché risentiva dei doveri e delle responsabilità del matrimonio e perché diventava scontato per i due amanti.
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I primi due libri, seguendo la natura e la ragione umana dell'autore, insegnano l'arte dell'amore, ne codificano le teorie e ripercorrono, in modo lieve, una casistica; nel terzo libro l'autore, invece, forte degli insegnamenti religiosi e della fede, assume un pensiero contrario ai precedenti, e quindi critica e condanna ogni cedimento all'amore.<ref>"Le muse", De Agostini, Novara, 1964, Vol.I., pag.216</ref> Secondo altri critici la differenza del pensiero fra i tre volumi è giustificata dall'età dell'autore e dai suoi contrasti, visto che era pur sempre chierico e laico contemporaneamente.
 
Questo trattato ebbe enorme influenza sulla successiva [[Letteratura francese|poesia provenzale]], ma anche sulla [[scuola siciliana]]. Le tracceTraccia dei suoi insegnamenti si possono anchepuò reperire nel ben più recente [[dolce stil novo]].
 
== Note ==