Frassineto: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
AttoBot (discussione | contributi)
m Bot: Specificità dei wikilink; modifiche estetiche
Riga 1:
 
{{F|storia|novembre 2013|pochissime citazioni nel testo rendono difficile valutare l'attendibilità dei contenuti}}
{{nd}}{{Avvisounicode}}
Line 11 ⟶ 10:
L'origine di Fraxinetum è da ricercarsi nell'insofferenza delle popolazioni andaluse nei confronti degli [[emirato|emiri]] [[omayyadi]]. Le repressione di [[al-Hakam ibn Hisham]] furono le più sanguinarie ed è in questo periodo ([[818]]) che si colloca l'emigrazione in massa di andalusi (così detti indipendentemente dall'origine etnica e dalla religione) lungo due direttive, in parte verso il Marocco e altri in Egitto. Da qui diedero man forte ai correligionari per la [[conquista islamica della Sicilia]] dell'[[827]]. Sempre in quest'anno, ad [[Alessandria d'Egitto]] venne fondato un regno andaluso autonomo, a cui il [[califfato]] [[abbasidi|abbaside]] pose fine nell'[[825]]. Quindi i musulmani di al-Andalus partirono alla volta dell'[[mar Egeo|Egeo]], dove istituirono l'[[emirato di Creta]], indipendente e florido, sia dal punto di vista commerciale che culturale, e potente dal punto di vista militare, sino alla definitiva conquista bizantina del [[961]].
 
[[Creta]] divenne il centro di numerose [[ghazi|spedizioni militari]] nell'Egeo, in Italia del Sud, dove venne fondata anche [[Traetto (insediamento musulmano)|Traetto]], e [[Roma]] razziata nell'[[846]], nell'[[849]] e nell'[[876]]. Nel [[Mediterraneo occidentale]], a causa dell'indebolimento dell'[[impero carolingio]] e della sua flotta, [[Marsiglia]] venne razziata nell'[[838]] e nell'[[846]], [[Arles]] nell'[[842]] e nell'[[850]] e [[Fréjus]] nell'[[869]]. I musulmani stabilirono proprio in questi anni un rifugio in [[Camargue]], come raccontano le [[Annales Bertiniani|cronache di San Bertino]], e da lì imperversavano nella [[valle del [[Rodano]].
 
Collateralmente a questi aspetti marinareschi, in al-Andalus, dopo l'accentramento del potere e le epurazioni condotte da al-Ḥakam, alla fine del [[VII secolo]] si assistette a una recrudescenza delle rivolte e dei movimenti separatisti.
Line 19 ⟶ 18:
Fraxinetum non divenne come Creta un emirato, essendo guidata da un [[qā'id]] (cioè un [[valì|wali]]), ma rimase, come Creta, un avamposto islamico andaluso indipendente dal potere centrale e ad esso oppositore. Nello stesso modo con [[Cordoba]] commerciava, così come con le compagini cristiane. In particolare Jabal al-qilâl ("monte degli alberi") sembra ebbe come [[industria]] principale quella del [[legno]], di cui gli Omayyadi necessitavano.
 
[[Abd al-Rahman III|ʿAbd al-Raḥmān III]], invece, riuscì a centralizzare il suo potere, riducendo all'obbedienza le minoranze più a lui vicine, sebbene pare che lasciasse un margine di autonomia a Fraxinetum-Jabal al-qilâl, forse proprio per l'importanza commerciale che aveva per al-Andalus l'avamposto con le sue materie prime e, verosimilmente, le capacità artigianali.<br />
È per questo che l'imperatore [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]] ritenne giusto contattare il [[Califfo]], affinché mettesse finalmente fine alle attività depredatorie. Nel [[940]] ʿAbd al-Raḥmān III mandò copie di questo trattato di pace a [[Ugo di Provenza]], ai wali di [[Valencia]] e delle Baleari (le isole divennero governatorato nel [[902]]) e a [[Nasr ibn Ahmad]], qā'id di Fraxinetum.
 
Quest'azione ebbe anche come risultato che l'assedio che Ugo stava preparando per Jabal al-qilâl venne sospeso. Nel frattempo la situazione in al-Andalus peggiorava, essendo gli Omayyadi attaccati su più fronti, dai [[fatimidi]] da sud e dai [[Reconquista#Il_califfatoIl califfato|regni cristiani da nord]], in modo tale che non erano più in grado di aiutare i Jabal al-qilâl in un eventuale evento bellico.
 
Nel [[941]] la flotta bizantina distrusse quella frassinetana, per tal motivo le incursioni dei musulmani si diressero verso i valichi alpini. Fu nei pressi di [[Orsières]] che i frassinetani fecero un passo falso col sequestro di [[Maiolo di Cluny|san Maiolo]], potente [[abate]] di [[Abbazia di Cluny|Cluny]]. L'azione precipitò gli eventi: Jabal al-qilâl venne distrutta nel [[battaglia di Tourtour|972-973]]<ref name="bordonesergi"/> o [[983]]<ref>Sulla seconda data concordano - tra i molti - Jean-Pierre Arrignon, Jean Heuclin, ''Pouvoirs, Église et société dans les royaumes de France, Bourgogne et Germanie: aux Xe et XIe siècles (888-vers 1110)'', Nantes, Éditions du Temps, 2008, pp. 66-67.</ref> dalle forze congiunte di liguri e provenzali, organizzate da [[Guglielmo I di Provenza]] con l'aiuto del piemontese [[Arduino il Glabro]] e col beneplacito di [[Papa Giovanni XIII|papa]] e [[Ottone I di Sassonia|imperatore]].
Line 28 ⟶ 27:
La distruzione di Frassineto non fermò da parte islamica né altre invettive piratesche né più ampie azioni militari, come il tentativo di conquista della Sardegna da parte di [[Mujāhid al-ʿĀmirī]], [[valì|wali]] di [[Denia]] e delle [[Baleari]].
 
== Note ==
<references/>
 
Line 37 ⟶ 36:
* Philippe Sénac, "Islam et chrétiens du Midi (XIIe-XIVe siècle)", ''Les Cahiers de Fanjeaux'', n° 18, Tolosa, Privat, 1983, 435 pp.
 
== Voci correlate ==
* [[Battaglia di Tourtour]]
* [[La Garde-Freinet]]
Line 45 ⟶ 44:
 
== Collegamenti esterni ==
* {{fr}} [http://pom-et-clarie.fr/menuElection.htm Immagini, documenti e mappe riguardanti Frassineto]
 
{{portale|Islam|Francia|storia}}