Pauly-Wissowa: differenze tra le versioni

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[[File:Pauly-Wissowa 3 retouched.jpg|180px|thumb|La ''RE'' riempie uno scaffale. In basso a destra lo ''Ur-Pauly'']]
Siccome fu presto chiaro che l'obiettivo non sarebbe stato raggiunto così rapidamente come si era pensato, e si temeva di compromettere il lavoro nella sua interezza, William Kroll iniziò nel 1914, con il sostegno di [[Kurt WittesWitte]] (1911–1923), una seconda edizione che iniziava con la lettera "R". I volumi della seconda edizione vennero pubblicati in notevole ritardo rispetto alla prima (da 3 a 4 anni).
 
Il ''Pauly-Wissowa'' consta, dopo il completamento della nuova edizione, conclusa nel 1978, di 66 semivolumi e di 15 volumi supplementari; inoltre c'è un indice dei supplementi e dei volumi supplementari che risale al 1980. Sempre nel 1980 fu pubblicato negli Stati Uniti un elenco da John P. Murphy. Infine nel 1997 fu pubblicato un elenco completo in due parti (alfabetica e tematica), nel 2000 l'indice analitico è apparso su CD-ROM.
 
Gli articoli della ''RE'' erano generalmente scritti da esperti riconosciuti sull'argomento, anche se alcuni articoli, a causa della loro lunghezza, assumevano già il carattere della piccola monografia (come in ''Cicerone come politico'' di Matthias GelzersGelzer); alcuni articoli apparivano poi come una ristampa a parte (come ad es. ''Omero'' di [[Albin Lesky]] o ''Procopio di Cesarea'' di [[Berthold Rubin]]). Naturalmente, tutta una serie di articoli sono ormai, in tutto o in parte, obsoleti, e risultano talvolta piuttosto arbitrari. I volumi prodotti tra il 1933 e il 1945 non sono sempre esenti dall'ideologia nazista (si confronti l'articolo su [[Pisistrato]] di [[Fritz Schachermeyr]]).
 
Molte biografie su personaggi della [[repubblica romana]] sono opera di [[Friedrich MunzerMünzer]]; alla [[tarda antichità]] hanno contribuito con importanti articoli [[Otto Seeck]], [[Wilhelm Ensslin]], [[Berthold Rubin]] e [[Adolf Lippold]] (che ha scritto diversi articoli anche per il ''piccolo Pauly''). Taluni non si attenevano nei loro articoli alla ''[[communis opinio]]'', ma esponevano le proprie ipotesi, come il [[latinista]] [[Franz Skutsch]] e l'ormai dimenticato storico [[Valerian von Schoeffer]]. Complessivamente oltre 1100 autori hanno contribuito al progetto con articoli e integrazioni.<ref>{{de}} [[s:de:Paulys Realencyclopädie der classischen Altertumswissenschaft/Autoren|Elenco degli autori della RE]].</ref>
 
Sebbene, in molte parti, i contenuti della ''RE'', non siano più rappresentativi per la ricerca moderna, non risultano nel loro complesso integralmente superati, soprattutto perché di norma utilizzavano quasi completamente le fonti letterarie conosciute dell'epoca. Tuttavia, l'uso per il profano si rivela piuttosto problematico, dal momento che con certe procedure - come ad esempio la classificazione delle personalità romane secondo l'[[onomastica romana]] o il raggruppamento di lemmi di [[greco antico]] nella lingua greca parlata e scritta - presuppone una formazione classica, che oggi semmai è patrimonio degli specialisti. Sostanzialmente, quanto si sapeva sull'antichità durante la redazione in ordine alfabetico dei volumi della ''RE'', si ritrova quasi sempre nei volumi. A meno che siano stati scoperti successivamente, la ricerca su argomenti o personaggi specifici non è mai inutile. Anche in questo caso, gli articoli possono essere presenti sotto forma di integrazioni, come nel caso della dea [[Afaia]]. La ''RE'' costituisce uno strumento indispensabile non solo per gli amanti delle antichità germaniche.