Sciopero del pane e delle rose: differenze tra le versioni
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I lavoratori e i sindacalisti stessi si rivelarono molto solidali tra loro, e fecero uno sforzo cosciente per unire i lavoratori di tutte le nazionalità: lo sciopero era nato da una diminuzione dei salari, ma si trasformò ben presto in una lotta più ampia, si stava combattendo per ottenere migliori condizioni di vita. Gli scioperanti cantarono, organizzarono spettacoli, balli, dibattiti e sfilate, e proprio durante queste manifestazioni le donne lavoratrici portavano cartelli e urlavano a gran voce “Vogliamo il pane, ma anche le rose”: non rivendicavano solo una paga decente, ma anche la possibilità di godere delle cose buone della vita.
Gli scioperanti di Lawrence
Il 29 gennaio, le milizie misero con le spalle al muro un folto gruppo di manifestanti: dopo alcuni spintoni, partì uno sparo e morì [https://en.wikipedia.org/wiki/Anna_LoPizzo Anna Lo Pizzo], una giovane donna di 34 anni. I testimoni sostennero che il proiettile fosse stato sparato dal poliziotto Oscar Benoit, ma quest’ultimo negò. Arturo Giovannitti e Joseph Ettor vengono arrestati con l’accusa di omicidio, nonostante essi non si trovassero a Lawrence quel giorno <ref>"Ettor e Giovannitti erano a 3 miglia (4,8 km) di distanza, e stavano parlando ad un altro gruppo di lavoratori al momento dell'omicidio." https://en.wikipedia.org/wiki/1912_Lawrence_Textile_Strike </ref>.
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