Vidkun Quisling: differenze tra le versioni
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Ufficiale dell'esercito e fondatore nel 1933 del partito fascista norvegese, il [[Nasjonal Samling]], fu uno dei più famosi [[collaborazionismo|collaborazionisti]], mettendosi al servizio di [[Adolf Hitler|Hitler]] e delle forze armate tedesche che all'inizio della [[Seconda guerra mondiale]] avevano occupato la [[Norvegia]]. Durante l'invasione
Al termine della guerra Quisling venne fatto prigioniero dal [[Fronte patriottico norvegese]]. Dopo un processo per [[alto tradimento]], venne condannato a morte e giustiziato il 24 ottobre [[1945]].
==Biografia==
Quisling era figlio del genealogista e sacerdote della [[Chiesa di Norvegia]], Jon Lauritz Qvisling, di [[Fyresdal]]. Entrambi i suoi genitori appartenevano ad alcune delle più antiche e note famiglie di [[Telemark (contea)|Telemark]] ("Qvisling" era il cognome usato da suo padre, ma la famiglia era anticamente ricordata anche come "Quislinus" e "Quislin").
I suoi primi anni furono coronati da un relativo successo; nel [[1911]], l'anno del diploma, era diventato il miglior cadetto dell'Accademia di guerra e conseguì il grado di [[maggiore]] nell'[[esercito norvegese]]. Lavorò con [[Fridtjof Nansen]] in [[Unione Sovietica]] durante la carestia degli anni Venti<ref>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,754021,00.html "Quisling Victory"], ''[[Time Magazine]]'', 30 ottobre [[1933]]</ref>, contribuendo al miglioramento delle relazioni diplomatiche tra [[Gran Bretagna]] e [[URSS]] (per questo nel [[1929]] gli venne attribuito l'[[Ordine dell'Impero Britannico]], poi revocatogli nel [[1940]] da re [[Giorgio VI d'Inghilterra|Giorgio VI]]<ref>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,764097,00.html "People"], ''Time Magazine'': p. 1. 24 giugno 1940</ref>). Iniziò anche la sua carriera politica, ricoprendo l'incarico di ministro della difesa nei [[governi agrari]] [[1931]]-[[1933]]<ref>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,763850-2,00.html "Tale of Two Brothers"], ''Time Magazine'': p. 2. 22 aprile [[1940]]</ref>.
Il 17 maggio [[1933]], [[giorno della Costituzione norvegese]], Quisling e l'avvocato [[Johan Bernhard Hjort]] formarono il [[Nasjonal Samling]] ("Unità Nazionale"), il partito [[fascista]] norvegese. Il Nasjonal Samling aveva una connotazione anti-[[democratica]], ''[[Führerprinzip]]'', e Quisling era in procinto di diventare il ''Fører'' (in norvegese significa ''leader'', equivalente del tedesco ''Führer'' e dell'italiano "Duce"). In alcune occasioni è stato definito lo "Hitler di Norvegia". Il partito continuò ad avere modesto successo;
Quando, il 9 aprile [[1940]], [[Operazione Weserübung|la Germania invase la Norvegia
Vidkun Quisling rimase al potere fino al suo arresto, il 9 maggio 1945, in una residenza di [[Bygdøy]] a [[Oslo]], cui aveva dato il nome di [[Gimlé]], come il posto dove, nella [[mitologia norrena]], si erano stabiliti i sopravvissuti dal [[Ragnarök]]. La casa, ora chiamata [[Villa Grande]], è oggi un museo dedicato alle vittime dell'[[Olocausto]]<ref>[http://www.highbeam.com/doc/1P1-112640182.html Norway turns traitor Quisling's home into symbol of tolerance</ref>. Nei processi che seguirono la guerra, Quisling, insieme ad altri due dirigenti del Nasjonal Samling, [[Albert Viljam Hagelin]] e [[Ragnar Skancke]], fu dichiarato colpevole di alto tradimento e condannato a morte. Le accuse si basavano soprattutto sulla sua condotta durante la guerra: il colpo di stato dell'aprile 1940, la revoca dell'ordine di mobilitazione, i suoi innumerevoli incoraggiamenti alla popolazione norvegese ad arruolarsi
La condanna alla fucilazione fu eseguita nella [[Akershus festning|Fortezza di Akershus]]<ref>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,852394,00.html Justice-I], ''Time Magazine'', 5 novembre 1945</ref>. Le sue ultime parole prima di essere fucilato furono: "Sono condannato ingiustamente, e muoio innocente."<ref>{{harvnb|Bratteli|Myhre|1992|p=198}}.</ref> Dopo la morte il suo corpo venne cremato
== Influenze ==
Il termine ''quisling'' divenne sinonimo, in alcune lingue europee, tra cui inglese, italiano, norvegese, danese, svedese, finlandese, olandese, greco, croato e serbo, per "traditore", in particolare riferito a chi collabora con gli invasori. Il termine fu coniato dal quotidiano inglese ''[[The Times]]'' nel fondo del 15 aprile 1940 intitolato "Quisling ovunque". L'articolo affermava: "Ci sono Quisling in ogni paese d'Europa"<ref>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,794977,00.html Quislers], ''Times Magazine'', 15 aprile 1940</ref>.
== Onorificenze ==
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