Italia rinascimentale: differenze tra le versioni

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===La discesa di Carlo VIII in Italia===
La riapertura delle ostilità dopo il quarantennio di pace seguito agli accordi di Lodi scaturì dall'iniziativa del re di Francia [[Carlo VIII di Francia|Carlo VIII]], che discese in Italia alla testa di un esercito di venticinquemila uomini , nobili francesi e mercenari svizzeri con l'obiettivo di riconquistare il regno di Napoli, sul quale vantava diritti in virtù del legame dinastico con gli Angioini. La conquista del reame napoletano rappresentava per Carlo la premessa indispensabile per estendere il proprio controllo all'intera penisola e per affrontare direttamente la minaccia [[Turchi|turca]].
 
La spedizione del re francese incontrò il favore di molti principi italiani, che intendevano approfittare della sua potenza per conseguire obiettivi propri: il duca di Milano [[Ludovico il Moro]] ottenne grazie all'appoggio di Carlo VIII la cacciata del nipote [[Gian Galeazzo Maria Sforza]], che insidiava il suo potere; a Firenze gli avversari dei [[Medici]] aprirono le porte della città ai francesi costringendo alla fuga [[Piero il Fatuo]] e restaurando la repubblica sotto la guida di [[Savonarola]]. Anche i [[cardinale|cardinali]] [[roma]]ni ostili ad [[Papa Alessandro VI|Alessandro VI Borgia]] puntavano alla sua deposizione, ma il papa spagnolo scongiurò colpi di mano garantendo al re il passaggio attraverso i territori pontifici e offrendo suo figlio [[Cesare Borgia|Cesare]] come guida in cambio del giuramento di fedeltà.