Comunicazione superluminale: differenze tra le versioni

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Ok, io mi fermo qui. Non ho tradotto proprio tutto, l'esempio scritto in quantistichese nella pagina in inglese lo lascio a chi è più competente di me in materia. Di certo sono da tradurre ancora le note!
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== Quadro generale ==
 
Secondo le conoscenze attualmente accettate, tre di questi quattro fenomeni non produconopossono produrre comunicazione superluminale, anchesebbene se possonopossano ''darne l'apparenza'' sotto determinate condizioni. I terzi, i [[Tachione|tachioni]], probabilmente non hanno neppure un significato fisico che vada al di là della semplice astrazione matematica. E, se anche la loro esistenza fosse dimostrata, i tentativi di quantizzarli sembrerebbero indicare che non potrebbero mai e poi mai essere utilizzati per la comunicazione superluminale, giacché gli esperimenti per produrli o assorbirli non potrebbero essere completamente controllati.<ref>{{cite journal | first = Gerald | last = Feinberg | authorlink = Gerald Feinberg | title = Possibility of Faster-Than-Light Particles | journal = Physical Review | volume = 159 | year = 1967 | issue = 5 | pages = 1089–1105 | doi = 10.1103/PhysRev.159.1089 | bibcode=1967PhRv..159.1089F}}</ref>
 
Nella [[meccanica quantistica]] standard è generalmente accettato il fatto che il [[Teoremateorema di no-cloning quantistico]] prevenga la comunicazione superluminale via entanglement quantistico, il che produce come diretta conseguenza il [[Teoremateorema di non-comunicazione]].
 
Alcuni fisici hanno tuttavia sottolineato che almeno alcuni degli argomenti su cui si basa il [[Teoremateorema di non-comunicazione]] sono tautologici, ponendo esso la limitazione relativa alla comunicazione superluminale nell'ipotesi di partenza.<ref>{{cite conference |last1=Peacock |first1=K.A. |last2=Hepburn |first2=B. |title=Begging the Signaling Question: Quantum Signaling and the Dynamics of Multiparticle Systems |booktitle= Proceedings of the Meeting of the Society of Exact Philosophy |year= 1999}}</ref>
 
== L'esperimento di Birgit Dopfer ==
 
Sebbene la comunicazione istantanea per mezzo dell'entanglement di particelle singole sia dunque vietata, c'è chi sostiene che la comunicazione superluminale via entanglement quantistico potrebbe essere raggiunta con altri metodi che non si basassero sulla diretta clonazione di un sistema quantistico, aggirando così il problema. Uno dei metodi suggeriti utilizzerebbe ''un insieme'' di particelle entangled per trasmettere informazioni,<ref>{{cite book |title=Frontiers of Propulsion Science |editor1-last=Millis |editor1-first=M.G. |editor2-last=Davis |editor2-first=E.W. |series=Progress in astronautics and aeronautics |year=2009 |publisher= American Institute of Aeronautics and Astronautics |pages=509–530}}</ref> per mezzo di un metodo molto simile a quello utilizzato negli esperimenti relativi alla [[Gomma quantistica]].<ref name="tesi_dopfer">{{Cite journal
| last1 = Strekalov | first1 = D.
| last2 = Sergienko | first2 = A.
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|bibcode = 1999RvMPS..71..288Z }}</ref>
 
[[Birgit Dopfer]], allieva di [[Anton Zeilinger]], eseguì un esperimento che sembrerebbe rendere possibile la comunicazione superluminale per mezzo di un inaspettato comportamento collettivo da parte di due fasci di fotoni [[Entanglement_quantistico|quantisticamente intrecciati]], uno dei quali passante attraverso una [[Esperimento_della_doppia_fenditura|doppia fenditura]]. Tale metodo prevederebbe di utilizzarel'utilizzo ladella creazione di una [[Interferenza_(fisica)|figura di interferenza]] a distanza come bit 0 e ldell'assenza di essa come bit 1 (o viceversa ), senza l'utilizzofar diricorso a nessun altro [[Canale_classico_di_informazione|canale classico]].<ref name="tesi_dopfer" /><ref>Il motivo per cui i suoi risultati tutt'ora controversi è il fatto che ella effettivamente ''utilizzò'' un canale classico per ridurre il rumore di fondo. Non è attualmente possibile determinare con certezza se in un tale setup il canale classico sia necessario solo a colmare una lacuna tecnologica del presente o se non ci sia invece qualcosa di più profondo che lo renda ineliminabile.</ref> Trattandosi di un fenomeno collettivo e probabilistico, effettivamente nessuna informazione quantistica relativa alle singole particelle verrebbe clonata e, di conseguenza, il Teoremateorema di no-cloning quantistico resterebbe salvo. Il fisico [[John G. Cramer]], dell' Università di Washington, sta tentando di replicare l'esperimento della Dopfer per dimostrare se sia o meno possibile produrre comunicazione superluminale.<ref>{{cite news |title=Going for a blast into the real past |first=Tom |last=Paulson |url=http://www.seattlepi.com/default/article/Going-for-a-blast-into-the-real-past-1219821.php |newspaper=Seattle Post-Intelligencer |date=14 November 2006 |accessdate=11 July 2011}}</ref><ref>{{Cite journal |last=Barry |first=Patrick |date=September 30, 2006 |title=What's done is done… or is it? |journal=[[New Scientist]] |volume=191 |issue=2571 |pages=36–39 |url=http://www.newscientist.com/article/mg19125710.900-whats-done-is-done133-or-is-it.html}} {{subscription required}}</ref>
 
== Altri metodi ==
 
Se i [[Ponte_di_Einstein-Rosen|buchi di verme]] esistessero davvero, sarebbe possibile utilizzare gli ordinari metodi di comunicazione localmente subluminali per ottenere l<nowiki>'</nowiki>''effetto'' di una trasmissione a tutti gli effetti superluminale relativamente all'[[Universo]] nel suo insieme.
 
== Voci correlate==