Nuda Veritas: differenze tra le versioni

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==Lettura dell'opera==
La citazione di Schiller alludeva alle numerose polemiche suscitate dal nuovo corso dell'arte klimtiana, alle quali non poteva sfuggire l'opera della ''Nuda Veritas''. L'unico a sostenere quest'opera fu Hermann Bahr, primo proprietario del quadro. Il pubblico insorgeva contro quest'opera per il suo carattere demoniaco e fatale, tipico delle donne klimtiane, tanto da considerare la ''Veritas'' '' '''una Iside Secessionista''' '' come disse il critico Hevesi.<br>
Il marcato realismo di questo [[Nudo artistico|nudo]] era molto lontano dall'idea dei nudi idealizzati a cui il pubblico del tempo era abituato, tanto da urtare il perbenismo dei viennesi. Dobbiamo considerare anche che ci troviamo in un periodo in cui il lavoro di [[Sigmund Freud]] faceva della [[sessualità]] e della nudità uno scomodo oggetto di studio.<br>
La donna in questione incarna la verità, e il serpente che le cinge le gambe mettendo in pericolo la sua integrità, sta a simboleggiare '''la verità insidiata dalla menzogna e dall'invidia'''.<br>
Molte letture invece sono state fatte sul significato dello specchio: secondo la più accreditata di queste letture, la donna, rivolgendo lo specchio verso di noi, ci sta esortando a fuggire dalla menzogna rappresentata appunto dalla serpe. In questa esortazione a fuggire dalla menzogna vi leggiamo una dichiarazione d'intenti dell'artista: ''la totale libertà dell'arte che deve dire la verità in quanto espressione della propria epoca''.<br>
Menzogna e invidia che attraverso il corpo del serpente “debordano” dalla cornice del quadro con l'intento di cancellare la scritta ''Nuda Veritas'', proprio per esaltare questa lotta della menzogna contro la verità.
 
==Bibliografia==