Henry Clinton: differenze tra le versioni

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[[Image:SirHenryClinton.jpg|thumb|left|Ritratto di Clinton eseguito da [[John Smart]], c. 1777]]
Duranrte questi primi anni, egli riuscì a costruire un gran numero di utili amicizie sempre al campo del duca di Brunswick. Tra queste si ricordano i generali [[Charles Lee]] e [[William Alexander (generale americano)|William Alexander]], che lo soprannominarono "Lord Stirling"; entrambi si scontreranno contro Clinton in Nord America, supportando i ribelli coloni nella guerra d'indipendenza degli Stati Uniti. Egli fu anche molto amico [[John Jervis, I conte di St Vincent|John Jervis]], e [[William Phillips]]; Phillips servirà poi sotto Clinton in Nord America, mentre Jervis diventerà una personalità di spicco della [[Royal Navy]]. Egli ebbe rapporti anche con [[Charles Cornwallis, I marchese Cornwallis|Charles Cornwallis]].<ref>Willcox, pp. 22–23</ref>
 
===Il matrimonio e la famiglia===
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===Il patronato===
Alla morte del duca di Newcastle, il suo patronato su Henry Clinton venne preso dal figlio successore [[Henry Pelham-Clinton, II duca di Newcastle-under-Lyne|Henry Pelham-Clinton]].<ref>Willcox, p. 21</ref> Clinton beneficiò di un secondo patronato nella sua carriera, quello del princiope [[Guglielmo Enrico, duca di Gloucester e Edimburgo]], fratello di re [[Giorgio III del Regno Unito|Giorgio III]], dal quale venne nominato suo valletto di stanza nel [[1764]].<ref name=Wil22>Willcox, p. 22</ref>
 
===Servizi in tempo di pace===
Nel [[1769]] il reggimento di Clinton venne assegnato a [[Gibilterra]] e Clinton prestò servizio una seconda volta sotto il comand di [[Edward Cornwallis]]. Durante quel periodo, il duca di Newcastle gli chiese di ospitare uno dei suoi figli nella guarnigione. Il giovane, descritto dal padre come "indolente, pigro e di animo deprecabile", e Clinton convinse il duca a porlo in un'accademia francese.<ref>Willcox, p. 28</ref>
 
Clinton venne promosso [[maggiore generale]] nel [[1772]],<ref>{{London Gazette|issue=11251|startpage=2|date=23 May 1772|accessdate=24 June 2008}}</ref> ed in quello stesso anno ottenne un seggio in parlamento sempre per l'influenza del duca di Newcastle.<ref>Willcox, p. 29</ref> Egli rimarrà membro del parlamento sino al [[1784]], dapprima per [[Boroughbridge]] e poi per [[Newark-on-Trent]].<ref>Willcox, pp. 29, 474</ref> Nell'aprile del [[1774]] egli si recò con un tour di ispezione militare russo nei [[Balcani]]. Egli ispezionò diversi campi di battaglia della [[Guerra russo-turca (1768-1774)|Guerra russo-turca]] con l'amico [[Henry Lloyd]], generale presso l'esercito russo, ed ebbe un'udienza con l'imperatore [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena]] a [[Vienna]].<ref>Willcox, pp. 32–34</ref> Sul punto di vedere un bombardamento dell'esercito austriaco, venne però richiamato in patria.<ref>Willcox, p. 35</ref> Tornò ancora in Inghilterra nell'ottobre del [[1774]] e nel febbraio del [[1775]] ottenne l'ordine da re Giorgio III di preparare un servizio nel Nord America.<ref>Willcox, pp. 35–36</ref>
 
===La Guerra d'indipendenza americana===
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Per il restante del [[1775]] l'assedio rimase in stallo senza che entrambe le parti fossero in grado di montare un attacco definitivo contro la loro controparte. Dopo che Howe ebbe ottenuto il comando delle forze a seguito del richiamo del generale Gage nel settembre di quell'anno, i due iniziarono a stabilire una relazione di lavoro che partì bene, ma non impiegò molto a guastarsi. Howe diede a Clinton il comando di Charlestown, ma Clinton trascorse gran parte del proprio tempo a Boston. Egli occupò la casa di [[John Hancock]]<ref>Willcox, p. 59</ref> prendendo a servizio come cameriera Mary Baddeley, già sposata, ma alla quale il generale mostrò non poche avances inaugurando una relazione che perdurerà per il resto della loro vita, sebbene più a livello platonico che materiale. Clinton prese anche a servizio Thomas Baddeley come carpentiere,<ref>Willcox, p. 60</ref>
 
Le prime rotture nel rapporto con Howe ebbero inizio in occasione della spedizione verso le colonie a sud, comando che venne assegnato a Clinton. Egli chiese a Howe degli ufficiali specifici per accompagnarlo, ma Howe rifiutò di accondiscendere tutte le richieste inviate.<ref>Willcox, p. 67</ref> Nel gennaio del [[1776]], Clinton salpò a sud con una piccola flotta e 1.500 uomini verso la Carolina.<ref>Billias, p. 76</ref> Durante la sua assenza i suoi timori per la situazione a [[Boston]] si reificarono quando le [[Fortificazioni di Dorchester Heights|Dorchester Heights vennero occupate e fortificate dai ribelli]] all'inizio di marzo di quell'anno, causando quindi l'evacuazione di Boston e la ritirata dei britannici verso [[Halifax (Regno Unito)|Halifax]], in [[Nuova Scozia]].<ref>Ketchum, pp. 214–218</ref>
 
====Campagne militari del 1776====
{{vedi anche|Battaglia di Sullivan's Island|Campagne di New York e New Jersey}}
La spedizione di Clinton in North Carolina si aspettava di incontrare una flotta proveniente dall'Europa con ulteriori truppe per le operazioni del febbraio [[1776]]. Ritardate da problemi logistici e dal tempo atmosferico, queste forze, che includevano anche il general [[Charles Cornwallis]] come secondo in comando per Clinton e l'ammiraglio [[Sir Peter Parker, I baronetto|Sir Peter Parker]] non giunsero in North Carolina sino al maggio di quell'anno.<ref>Billias, pp. 76–77</ref> Concludendo che la North Carolina non fosse una buona base per le operazioni, essi decisero di assaltare [[Charleston (Carolina del Sud)|Charleston]] nella [[South Carolina]], le cui difese non erano ancora state terminate nella loro costruzione. [[Battaglia di Sullivan's Island|Il loro assalto]], lanciato alla fine di giugno, fu un fallimento completo. Le truppe di Clinton vennero sbarcate su di un'isola nei pressi di Sullivan's Island, dove i coloni ribelli avevano le loro principali difese, con l'aspettativa che il canale tra le due isole si trovasse al suo livello più basso. Così non era in realtà e l'attacco si ridusse ad un bombardamento navale.<ref>Billias, p. 77</ref> Il bombardamento a sua volta non fu di effetto perché i tronchi di [[Arecaceae|palma]] usati per costruire [[Fort Moultrie|il forte]] assorbirono le palle di cannone facendole rimbalzare indietro.<ref>Russell, p. 217</ref>
 
[[Image:WilliamHowe1777ColorMezzotint.jpeg|thumb|left|upright|[[William Howe, V visconte Howe|William Howe]] (in un [[mezzotinto]] del 1777) iniziò a contrastare Clinton durante la campagna del 1776.]]
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Il generale Howe inviò le sue dimissioni da [[Comandante in Capo per il Nord America]] dopo le campagne del [[1777]] e Clinton era tra la lista dei possibli suoi successori. Malgrado non godesse della fiducia del primo ministro [[Frederick North, Lord North|North]], per le sue critiche e le continue richieste di dimissioni, Clinton venne formalmente nominato a quel posto il 4 febbraio [[1778]]. Clinton assunse il comando a Philadelphia nel maggio del [[1778]].<ref>Billias, pp. 61,82</ref> La Francia era a quel tempo entrata in guerra al fianco degli americani. Clinton ebbe come conseguenza l'ordine di ritirarsi da Philadelphia e di inviare 5.000 uomini nei [[Caraibi]], area coloniale economicamente molto importante per l'Inghilterra. Per il resto della guerra, Clinton ricevette alcuni rinforzi come conseguenza della globalizzazione del conflitto.<ref>Billias, p. 83</ref> I suoi ordini furono di rafforzare l'area del Nord America e di mantenerla fermamente sotto il controllo inglese, e di non fare nulla più se non spedizioni per verificare le posizioni del nemico.<ref>Willcox, pp. 222–223</ref>
 
Agendo ancora una volta contro le disposizioni ufficiali, Clinton decise di spostare il suo esercito a New York via terra anziché via mare.<ref>Willcox, p. 227</ref> Egli concluse così una significativa marcia verso New York, scontrandosi con l'esercito di Washington a [[Battaglia di Monmouth|Monmouth Court House]] il 28 giugno.<ref>Willcox, pp. 233–237</ref> Clinton bruciò definitivamente la sua reputazione in patria stendendo un rapporto sui movimenti svolti che esagerava enormemente la grandezza dell'armata di Washington, minimizzando sull'altro fronte le perdite inglesi a Monmouth.<ref>Leckie, p. 401</ref> Giunto a New York, Clinton e l'ammiraglio Howe dovettero scontrarsi con lo spettro di una flotta francese al di fuori del porto. Fortunatamente l'ammiraglio [[Charles Hector, conte d'Estaing|d'Estaing]] decise anziché di entrare nel porto, di salpare alla volta di Newport.<ref>Willcox, pp. 238–239</ref> Una volta che Clinton seppe della destinazione del nemico, egli decise di spostare le truppe a rinforzare le guarnigioni di Newport garrison mentre Lord Howe salpò per scontrarsi con d'Estaing. Entrambe le flotte vennero colpite da una tempesta ed il [[Battaglia di Rhode Island|tentativo americano]] a Newport fallì prima che Clinton arrivasse.<ref>Willcox, pp. 242–250</ref> Clinton inviò delle forze di supporto al [[Raid di Grey|raid]] delle comunità vicine, mentre tornò a New York per organizzare le truppe che dovevano essere inviate a sud.<ref>Willcox, p. 251</ref> Il distaccamento per rafforzare la Florida venne inviato invece in [[Georgia]]. Questa forza [[Presa di Savannah|prese]] [[Savannah (Georgia)|Savannah]] nel dicembre del [[1778]] e nel gennaio del [[1779]] conquistò per breve tempo [[Augusta]].<ref>Wilson, pp. 70–101</ref> Egli inoltre predispose delle truppe per il servizio nelle [[Indie occidentali]] cercando di catturare l'isola di [[St. Lucia]]; [[Battaglia di St. Lucia|la spedizione]] ebbe successo e costrinse i francesi dell'area ad arrendersi.<ref>Willcox, p. 254</ref>
 
Durante quel tempo a Philadelphia e New York nel [[1778]] Clinton riuscì a stabilire relazioni armoniche con [[William Eden, I barone Auckland|William Eden]], membro della [[Commissione di pace di Carlisle]]. Questa commissione, guidata nominalmente dal [[Frederick Howard, V conte di Carlisle|conte di Carlisle]] era stata inviata nel vano tentativo di riconciliare i rivelli del Congresso. Malgrado il fallimento dell'operazione, Eden e Clinton continuarono il loro positivo rapporto di collaborazione.<ref>Willcox, pp. 254–255</ref>
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Nel [[1783]], Clinton pubblicò una ''Narrazione della Campagna del 1781 in Nord America'' nella quale tentò di giustificare il fallimento delle campagne del [[1781]] incolpandone il generale Cornwallis. Clinton riprese inoltre il suo seggio in parlamento, prestandovi servizio sino al [[1784]].<ref name="NNDB">[http://www.nndb.com/people/061/000049911/ Sir Henry Clinton]. [[Notable Names Database]]. Consultato il 30 settembre 2008.</ref>
 
Poco si sa su quanto sir Henry fece dal [[1784]] sino alla sua rielezione al parlamento nel [[1790]] per la costituente di [[Launceston (Cornovaglia)|Launceston]], già retta da suo cugino il duca di Newcastle. Tre anni più tardi, nell'ottobre del [[1793]], Clinton venne promosso al rango di [[generale]]. Nel luglio successivo venne nominato [[Governatore di Gibilterra]], ma morì a [[Portland Place]] prima di assumere ufficialmente l'incarico.<ref name="ODNB">{{Cita web|nome=Ira D|cognome=Gruber|titolo=Oxford Dictionary of National Biography: Clinton, Sir Henry (1730–1795)|editore=[[Oxford University Press]]|url=http://www.oxforddnb.com/view/article/5681|accesso=16 settembre 2008}}</ref>
 
== Note ==