João Cabral: differenze tra le versioni

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Egli e Cacella giunsero a [[Shigatse]] presso il re dello [[Ü-Tsang]], stabilendovi una missione nel 1628. <ref>{{en}} MacGregor, John. (1970). ''Tibet: A Chronicle of Exploration'', pp. 44–45. Routledge & Kegan Paul, London, SBN 7100-6615-5</ref>
 
Poiché le missioni fondate non raccoglievano conversioni, egli ed il confratello rientrarono in India èe João continuò la sua attività missionaria nella [[Malacca]], a [[Macao]] ed in [[Giappone]].<ref name=Wessels>{{cita libro|cognome = Wessels|nome = C.| titolo = Early Jesuit travellers in Central Asia: 1603-1721|editore = Asian Educational Services|anno = 1992| isbn = 81-206-0741-4| url = http://books.google.com.au/books?id=EXt95lmbRdoC&lpg=1 |lingua=en}}</ref>
 
Cabral e Cacella fornirono le prime informazioni per recarsi nell'ovest e quelle sul mitico paese di [[Shambhala]] (che essi scrivevano "Xembala") nei primi rapporti al loro rientro in India.<ref>{{en}} Bernbaum, Edwin. (1980). ''The Way to Shambhala'', pp. 18–19. Reprint: (1989). Jeremy P. Tarcher, Inc., Los Angeles. ISBN 0-87477-518-3.</ref>
 
== Note ==
<references/>