Time-sharing: differenze tra le versioni

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{{F|terminologia informatica|febbraio 2013}}
In [[informatica]] il '''time-sharing''' (termine di origine [[lingua inglese|inglese]] che tradotto letteralmente significa "condivisione di tempo") è un approccio concorrente all'uso interattivo del [[processore]] in cui l'esecuzione della [[CPU]] viene suddivisa in '''quanti''' temporali da assegnare a [[processo (informatica)|processi]] e/o a vari utenti. Il time-sharing è l'estensione logica della [[multiprogrammazione]] e non implica necessariamente che il sistema sia [[multiutente]], ma se lo è allora più utenti possono, con i loro [[programma (informatica)|programmi]] in [[esecuzione (informatica)|esecuzione]], interagire con il sistema centralizzato ciascuno con un proprio terminale sempre in timesharing. La [[CPU]] del [[computer]] centrale viene utilizzata per rispondere alle richieste dei singoli utenti, passando rapidamente da uno all'altro ([[context switch]]) dando così l'impressione ad ognuno di avere a disposizione il computer centrale interamente per sé ovvero dando l'impressione di un processamento multiplo in parallelo di più [[processo (informatica)|processi]] verso più utenti.
 
==Descrizione==