Assedio di Firenze: differenze tra le versioni

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Altro importante personaggio che collaborò alla difesa della città fu [[Michelangelo Buonarroti]], che venne incaricato di rafforzare le fortificazioni. Prima si dedicò con tutto l'impegno all'opera, salvo fuggire dalla città per poi rientrarvi quando era già assediata, a rischio della vita; al momento della resa dovette restare nascosto a lungo per sfuggire alla collera del papa. Molti suoi disegni di fortificazioni ancora conservati, che rappresentano una pietra miliare negli studi teorici sulla [[fortificazione alla moderna]], si riferiscono alle opere esterne delle mura di Firenze; non sappiamo però in che misura questi disegni siano stati tradotti in reali strutture.
 
Durante l'assedio, il 17 febbraio 1530 , a scherno degli assedianti fu giocata una storica partita di [[Calcio in costume|calcio]] storico fiorentino (chiamato anche calcio in livrea o calcio in costume) da parte di 54 nobili fiorentini che ognisi affontarono tra loro a dimostrare la superiorità dei cittadini ai pur soverchianti assedianti. Ogni anno a giugno si svolge un torneo tra le squadre di quattro quartieri in cui viene rievocato nella storica sede di piazza [[Basilica di Santa Croce|Santa Croce]].
 
Con la caduta della [[Repubblica fiorentina#La repubblica del 1527|repubblica fiorentina]] tornarono al potere i [[Medici]], tutta la penisola italiana (tranne Firenze e il suo ducato mediceo) e buona parte dell'[[Europa]] era ora sotto il controllo di Carlo V.