Città Libera di Danzica: differenze tra le versioni

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== La seconda guerra mondiale e le conseguenze ==
Il governo votò per la riunificazione con la Germania il 2 settembre [[1939]], il giorno dopo l'inizio della [[Campagna di Polonia]]. Anche se illegale, secondo i termini della costituzione della Città, lo stato fu comunque incorporato all'interno della Germania nel neo-creato [[Reichsgau]] di [[Reichsgau Danzig-Prussia Occidentale|Danzig-Prussia Occidentale]]. Gli impiegati civili dell'ufficio postale polacco erano stati addestrati, ed erano state fornite loro delle armi, [[Difesa dell'ufficio postale polacco di Danzica|con cui difesero l'ufficio per 15 ore.]]. Essi furono poi giustiziati dopo che si arresero, contro ciò che era stabilito dalla [[diritto internazionale|legge internazionale]]. Le forze militari polacche in città resistettero fino al 7 settembre; circa 10.000 membri dell'[[intelligentsia]] polacca furono giustiziati entro le prime settimane dell'invasione tedesca.
 
{{citazione necessaria|Circa il 90% della città fu ridotto in rovine verso la fine della [[seconda guerra mondiale]]. Il 30 marzo [[1945]] la città fu conquistata dall'[[Armata Rossa]]; si stima che più del 90% della popolazione pre-bellica fosse morta oppure fosse fuggita nel [[1945]]}}. Un gran numero di abitanti della città morì durante l'affondamento di una nave, il ''Wilhelm Gustloff''. Aveva circa 10.000 rifugiati, inclusi circa i 1.000 soldati e marinai feriti.