Meccanismo di Brout-Englert-Higgs: differenze tra le versioni

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Tale modello, in accordo con il [[teorema di Goldstone]], ipotizza una particella [[Grandezza scalare|scalare]] priva di massa che sarebbe l'eccitazione [[Quanto|quantica]] lungo la direzione di <math>\phi</math>, e che è chiamata [[bosone di Nambu-Goldstone]]. Non vi è consumo di [[energia potenziale]] nel movimento lungo il fondo della valle circolare, così che l'energia di questa particella è pura [[energia cinetica]]; la qual cosa implica nella [[Teoria quantistica dei campi|teoria di campo quantico]] che la massa sia zero. Non sono state ancora sperimentalmente dimostrate particelle scalari di massa nulla.
 
Vi era negli [[anni 1960|anni sessanta]] il grave problema dell'applicazione della [[Teoria quantistica di Yang-Mills|teoria di Yang-Mills]], nota anche come [[teoria di gauge]] [[gruppo non abeliano|non abeliana]], all'[[interazione elettrodebole]]. A differenza del [[fotone]] nella [[Elettrodinamica quantistica|QED]] infatti, i [[Bosone vettore|bosoni vettori]] dell'[[interazione debole]] ([[bosoni W e Z]]) sono massivi, mentre la teoria di Yang-Mills prevede l'esistenza di bosoni privi di massa.
 
Grazie all'intuizione di Higgs e degli altri studiosi, accoppiando una teoria di gauge con un modello di rottura spontanea di simmetria, il problema si risolve in maniera assai elegante proprio grazie ai [[bosone di Goldstone|bosoni di Goldstone]]. Ciò è possibile perché, per la proprietà della [[Teoria quantistica dei campi|teoria di campo quantistica]], i [[Bosone vettore|bosoni vettori]] privi di massa e quelli massivi hanno rispettivamente 2 e 3 [[grado di libertà (meccanica classica)|gradi di libertà]] per quanto riguarda la [[polarizzazione]]: il bosone scalare (ovvero a 1 grado di libertà) di Goldstone viene così a rappresentare il grado mancante che viene "acquisito" dal bosone privo di massa della teoria di gauge. Essendo quello di Higgs un [[campo complesso]], sarebbero in gioco tre bosoni di Goldstone, cioè tre modalità prive di massa <math>\phi</math> del bosone di Higgs, la cui combinazione con il bosone di gauge conferirebbe, nel caso specifico ai tre bosoni vettori elettrodeboli[[Interazione debole|deboli]], una massa che dipende fondamentalmente dal valore di aspettazione del vuoto dello stesso campo di Higgs.
 
Estendendo l'interazione del campo di Higgs con rottura di simmetria ai [[Campo di Dirac|campi fermionici]], tramite l'[[interazione di Yukawa]], si ottengono nelle [[Lagrangiana|lagrangiane]] termini di massa che consentono di introdurre nella teoria, ma non quantificare, le masse dei fermioni.