Questione linguistica belga: differenze tra le versioni

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Quando nel [[1830]] la parte meridionale del Regno Unito dei Paesi Bassi si staccò per mezzo della rivoluzione belga nacque per la prima volta nella storia il regno del Belgio. All'unità del paese non corrispondeva tuttavia un'uniformità linguistica, in quanto la metà meridionale era costituita da valloni francofoni e quella settentrionale da fiamminghi, mentre la capitale [[Bruxelles]] - situata nella parte fiamminga - era fiamminga all'85% e francofona per il 15%. Come lingua ufficiale del nuovo stato venne tuttavia adottato unicamente il francese, anche per i sudditi fiamminghi, anche e soprattutto perché all'epoca il francese godeva di un prestigio nettamente superiore al fiammingo (era difatti parlato trasversalmente dai ceti colti di entrambi i gruppi linguistici).
 
Come unica lingua dell'amministrazione, dell'esercito e del parlamento il francese venne così a contrapporsi nettamente nei confronti del fiammingo, che, spesso considerato con disprezzo, rimase relegato all'uso vernacolare. Pure nell'istruzione scolastica il francese godeva di un'indiscussa supremazia: se i dialetti fiamminghi potevano essere insegnati nelle scuole elementari, a partire dalle scuole medie non vi erano
 
==Il Movimento Fiammingo e le prime conquiste politiche==