Raimondo del Balzo (XIV secolo): differenze tra le versioni

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|Nazionalità = italiano
|Categorie = no
|Immagine = Raimondo del Balzo Castel Nuovo Napoli.jpg
|Didascalia = Ritratto di Raimondo del Balzo in un affresco proveniente da Casaluce: il nobile è accompagnato da [[Guglielmo d'Aquitania|san Guglielmo]]. Napoli, Castelnuovo
}}
 
== Biografia ==
Era primogenito di [[Famiglia del Balzo|Ugo del Balzo]] (1283-1319).
Fu sicuramente una delle figure più importanti della [[Famigliafamiglia del Balzo]]. La sua giovinezza la trascorse nel Regno, frequentando la Corte Napoletana e facendosi apprezzare per le sue capacità e le sue doti.
 
Fu Signore di [[Soleto]] investito nel [[1329]] e Conte dal [[1352]], Signore di [[Sternatia]], [[Zollino]] e [[Galatina|San Pietro in Galatina]], Signore di [[Cutrofiano]] dal [[1319]], Signore di [[Castrignano de' Greci]]. Ciambellano Regio nel [[1332]], Capitano e Giustiziere di [[Capitanata]] nel [[1335]], Capitano Generale e Giustiziere di [[Terra di Lavoro]] [[1335]]-[[1337]], Maresciallo del Regno di Sicilia [[1338]]-[[1342]] e [[1342]]-[[1351]], Capitano Generale della [[Puglia]] nel [[1341]], Capitano Generale della [[valle di Benevento]] nel [[1343]], Capitano Generale e Giustiziere della Capitanata nel [[1347]], Capitano a guerra di [[Napoli]] nel [[1350]], Gran Camerlengo del Regno di Sicilia [[1352]]-[[1375]], Governatore di [[Barletta]] e [[Brindisi]] nel [[1355]], Capitano Generale in [[Sicilia]] nel [[1355]], Regio Consigliere [[1367]]-[[1375]].
 
Per i numerosi incarichi ricoperti sotto il regno del Rere [[Roberto I di Napoli|Roberto]], ai contemporanei Raimondo deve apparire come il più valido punto di riferimento presso la Corte Napoletana, garante di una certa continuità tra la vecchia e la nuova amministrazione. Il 20-1- gennaio [[1343]] era infatti morto il Re ed era salita al trono la nipote, la giovane [[Giovanna I d'Angiò|Giovanna]].
 
Il 13 novembre [[1360]] il Papapapa Urbano V autorizzaautorizzò il Conte di Soleto, uomo sicuramente molto religioso e pio, a fondare all’interno del suo castello vicino ad Aversa un monastero sotto il titolo di Santa Maria della Neve di Casaluce provvisto di chiesa, cimitero e campanile.
Il 29-7-1375 Raimondo fa testamento ad Aversa ed istituisce quale erede universale il nipote Niccolò Orsini, figlio del Conte di Nola e Conte Palatino Roberto e di sua sorella Sveva, a condizione che questi premetta al proprio il cognome del Balzo, ed i suoi discendenti si chiamino di conseguenza del Balzo-Orsini.
 
Il 29-7- luglio [[1375]] Raimondo fafece testamento ad Aversa ed istituisceistituì quale erede universale il nipote Niccolò Orsini, figlio del Conte di Nola e Conte Palatino Roberto e di sua sorella Sveva, a condizione che questi premettapremettesse al proprio il cognome del Balzo, ed i suoi discendenti si chiaminochiamassero di conseguenza del Balzo-Orsini.
Il 5 agosto, carico di anni e di onori, Raimondo muore laissant de soy une immortelle & glorieuse renommee qui ne cessera iamais; il suo corpo viene sepolto nella [[Basilica di Santa Chiara (Napoli)|Basilica di Santa Chiara]] in [[Napoli]].
Il 31 agosto 1375 la Regina Giovanna darà il proprio assenso alla donazione fatta dal Vir Magnificus Raymundus de Baucio Comes Soleti Magnus Regni nostri Sicilie Camerarius dilectus collateralis consiliarius et fidelis noster.
 
Il 5 agosto, carico di anni e di onori, Raimondo muoremorì ''laissant de soy une immortelle & glorieuse renommee qui ne cessera iamais''; il suo corpo vienevenne sepolto nella [[Basilica di Santa Chiara (Napoli)|Basilica di Santa Chiara]] in [[Napoli]].
== Epitaffio ==
 
{{chiarire|Il 31 agosto 1375 la Reginaregina Giovanna daràdiede il proprio assenso alla donazione fatta dal ''Vir Magnificus Raymundus de Baucio Comes Soleti Magnus Regni nostri Sicilie Camerarius dilectus collateralis consiliarius et fidelis noster''.}}
 
== Epitaffio ==
[[File:Seguace dei bertini, sepolcro di raimondo del balzo, 1375 ca. 01.JPG|thumb|250px|Il sepolcro di Raimondo Orsini in Santa Chiara a Napoli]]
MAGNANIMUS, SAPIENS, INSIGNIS, PROVIDUS UNUS CLAUDITUR HOC SAXO, NON FAMA, CARNE SEPULTUS BAUCIA QUEM GENUIT CLARA ET GENEROSA PROPAGO MIGNIFICOSQUE EDUXIT AVOS SIBI BAUCIA TELLUS MENTE DEUM VERITUS RAYMUNDUS ET IPSE VERENDUS NON TERRENA FUIT POTIUS COELESTIS IMAGO SOLETIQUE COMES REGNI CAMERARIUS HUIUS MILITIAEQUE DECUS VIRTUTIS AMATOR ET OMNES JURE BONOS COLUIT QUANTUM RESPUBLICA PASSA EST MORTE SUA DOCUIT AD COELICA REGNA VOCATUS.
 
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== Matrimoni ==
Sposò:
* 1. Caterina della Leonessa (+ 1330), figlia di Giovanni della Leonessa, signore di Montemarano, e di Filippa de Joinville;
* 2. [[1332]]: Margherita d'Aquino;
* 3. 11 febbraio [[1337]]: Isabelle d'Appes.
 
Non ebbe figli.
Lasciò erede per testamento il nipote [[Nicola Orsini (conte di Nola)|Nicola Orsini]], figlio della sorella [[Sveva del Balzo|Sveva]]. Il figlio di Nicola Orsini, [[Raimondello del Balzo Orsini|Raimondo detto Raimondello]], assumendo il cognome Orsini-Del Balzo, ereditò dalle due famiglie un ingente patrimonio territoriale, divenendo [[Principe di Taranto]] e il più importante signore feudale del [[Regno di Napoli]].
 
== Voci correlate ==
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== Bibliografia ==
* Antonello del Balzo di Presenzano, ''A l'asar Bautezar! I del Balzo ed il loro tempo'', Napoli 2003.
* Filiberto Campanile, : ''L'armi, overo Insegne dei nobili'', scritte dal signor Filiberto Campanile 1650
 
== Collegamenti esterni ==