Tripoli (Libano): differenze tra le versioni

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Nel [[1102]], tuttavia, Raimondo di Saint-Gilles riprese la campagna per conquistare Tripoli, non tanto in funzione anti-islamica, quanto per impedire a [[Boemondo I d'Antiochia|Boemondo di Taranto]] di estendere il territorio del [[Principato d'Antiochia]], facendone una roccaforte normanna contro il [[Regno di Gerusalemme]]. In questa campagna, Raimondo fu sostenuto sia dall'imperatore [[Impero bizantino|bizantino]] [[Alessio I Comneno]] ([[1081]]-[[1118]]), che era un acerrimo nemico di Boemondo di Taranto, sia dalla flotta della [[Storia di Genova|città di Genova]], che ambiva a consolidare la propria egemonia sul Mediterraneo orientale.
 
Dopo la morte di Raimondo, la campagna militare fu proseguita dal nipote [[Guglielmo Giordano di Cerdanya|Guglielmo Giordano]] e dal figlio [[Bertrando II di Tolosa|Bertrando di Tolosa]], che, nonostante i rinforzi militari giunti da [[Damasco]], riuscirono infine a prendere Tripoli nel [[1109]], dopo un [[Assedio di Tripoli|assedio]] durato sette anni.
 
La città divenne la capitale della [[Contea di Tripoli]], uno degli [[Stati crociati|stati feudali latini d'Oriente]], per 180 anni. In questo periodo si svilupparono l'industria del [[vetro]] e della [[seta]], prosperarono i commerci con l'[[Europa]] e venne portata a termine la costruzione della '''Cittadella''' oggi nota come ''Qalʿah Sanǧīl''.