Gianni Motta: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 53:
Per il 1964, neanche ventunenne, compie il salto nel professionismo, vestendo la divisa della [[Molteni (ciclismo)|Molteni]]. Debutta in febbraio, e già in maggio, al [[Tour de Romandie]], ottiene la prima vittoria da ''pro'' nella tappa di [[Le Locle]].<ref name=mottapro>{{cita web|url=http://www.giannimotta.it/biografia/pro.php|titolo=Il passaggio al professionismo|accesso=20 agosto 2011|editore=www.giannimotta.it}}</ref> Poi arrivano altri sei successi, quello nella tappa di [[Biella]] al [[Giro d'Italia 1964|Giro d'Italia]] (che chiuderà al quinto posto), la [[Coppa Bernocchi]], il Gran Premio Besana e il Gran Premio Molteni, il [[Giro di Lombardia]] in solitaria davanti a [[Carmine Preziosi]], e infine il [[Trofeo Baracchi]] in coppia con [[Giacomo Fornoni]].<ref name=mottapro/>
 
Tra le sue vittorie più importanti delle stagioni seguenti c'è il [[Giro d'Italia 1966]], nel quale batté [[Italo Zilioli]] aggiudicandosi anche due tappe, e il [[Tour de Suisse 1967|Giro di Svizzera 1967]]. Fu due volte primo al [[Tour de Romandie]] e vittorioso in numerose classiche italiane, mentre al [[Tour de France 1965]], vinto da [[Felice Gimondi|Gimondi]], suo grande rivale, concluse terzo.ù
Nel [[Giro d'Italia 1968]], fu squalificato per doping assieme ad altri 8 corridori.
 
Un carattere particolare e un malanno ad una gamba, operata nel 1970 quando forse i suoi anni migliori erano trascorsi, sono stati gli ostacoli maggiori alla realizzazione di una carriera ben più brillante di quella che è stata. Al termine della carriera, come molti altri corridori del tempo, ha avviato un'attività di produzione di telai, molto apprezzati fra gli amanti delle bici da corsa.