Rabbia: differenze tra le versioni

La patologia si sviluppa nell'uomo, dopo un'incubazione che varia da dieci giorni a un anno (di solito dalle tre alle otto settimane, la cui durata varia molto in proporzione alla sede di inoculazione e alla [[carica virale]]), in tre fasi:

* Fase prodromica: dopo il morso si possono rilevare sintomi aspecifici, quali [[febbre]], [[cefalea]], [[mialgia]]. L'unico sintomo specifico, che si presenta nel 60% dei casi, è una [[parestesia]] nella sede del morso.

* l'ultima fase è quella terminale, quando cioè il virus ha colonizzato i tessuti del sistema nervoso centrale e in cui si hanno sintomi neurologici. La sintomatologia prevalente (75% dei casi) è di tipo furioso (forma ''furiosa''), con [[aggressività]], [[Ira (psicologia)|irascibilità]], perdita di senso dell'[[orientamento]], [[Allucinazione|allucinazioni]], [[iperestesia]], [[Meningite|meningismo]], lacrimazione, aumento della salivazione, [[priapismo]], [[eiaculazione]] spontanea, [[segno di Babinski|Babinsky positivo]], [[paralisi]] delle [[corde vocali]] e idrofobia. Nel restante 25% dei casi si ha una sintomatologia di tipo paralitico (forma ''paralitica'').

In ogni caso, la comparsa dei sintomi specifici dopo la fase di latenza coincide pressoché sempre con un esito infausto della patologia, che porta alla [[morte]] in tempi variabili, salvo pochissimi casi isolati di remissione<ref>{{cita news | url=http://www.sciam.com/article.cfm?id=jeanna-giese-rabies-survivor&sc=WR_20081014 | titolo=Medical Mystery: Only One Person Has Survived Rabies without Vaccine--But How? | editore = [[Scientific American]] | autore = Jordan Lite | data = 20 dicembre 2009 | accesso = 2009-12-20 | pagine = 4 }}</ref>.