Bessarabia: differenze tra le versioni

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Dopo la [[rivoluzione russa]], nel [[1918]] le truppe rumene del generale [[Brosteanu]] entrarono in Bessarabia, chiamate per ristabilire l'ordine in una regione in balia di bande di disertori russi e di fazioni della guerra civile dedite al saccheggio. Fu fondata la [[Repubblica Democratica Moldava]], il cui parlamento, il 9 aprile, votava a maggioranza l'unificazione con la [[Romania]], in seguito ratificata dal [[trattato di Parigi (1920)|trattato di Parigi]] ([[1920]])<ref>{{cita libro | C. | Dragan | La vera storia dei romeni| 1996 | Milano}}</ref>. Da notare che all'epoca l'etnia rumeno-moldava deteneva la maggioranza assoluta della popolazione in questa regione. L'unione della Bessarabia con la Romania fu riconosciuta da [[Germania]], [[Italia]] e [[Francia]], ma non dall'Unione Sovietica che si rifiutava di accettare il distacco di un territorio già appartenuto all'Impero Russo, pur se avvenuto sulla base della volontà della maggioranza dei suoi abitanti.
 
In seguito alla firma del [[patto Molotov-Ribbentrop]] del 1939 che nei protocolli segreti prevedeva un riconoscimento da parte della [[Germania nazista]] delle pretese territoriali dell'URSS a danno della [[Romania]], nel [[1940]] il governo di Mosca impose a quello di [[Bucarest]] la cessione della Bessarabia, ma curiosamente chiese anche la cessione della [[Bucovina]] settentrionale non prevista da tali protocolli. Durante l'avanzata, l'[[armata rossa]] occupò anche il territorio di [[Territorio di Herța|Hertza]], non menzionato nell'ultimatum sovietico ed avente una popolazione quasi totalmente romena. I territori annessi furono suddivisi tra le Repubbliche Socialiste Sovietiche [[RSS Moldava|Moldava]] (creata il 2 agosto dello stesso anno) e [[RSS Ucraina|Ucraina]]. Alla repubblica moldava andò la parte settentrionale della Bessarabia, ossia i territori orientali del principato di Moldavia annessi dalla Russia nel [[1812]], insieme alla parte occidentale della preesistente Repubblica Autonoma di Moldavia, mentre le restanti parti della Bessarabia e della repubblica autonoma moldava unitamente alla Bucovina Settentrionale furono annesse alla [[Repubblica socialista sovietica ucraina]] che ottenne una striscia costiera di terra per arrivare al delta del Danubio. Questi confini, che allora erano solo amministrativi, dopo la dissoluzione dell'URSS sono diventati confini di Stato, con la conseguenza che la Moldavia è priva di sbocchi al mare, pur quasi lambendo le spiagge del Mar Nero.
 
Dopo l'inizio dell'[[Operazione Barbarossa]] i Sovietici vennero attaccati dall'esercito romeno nel giugno del [[1941]] e la Bessarabia, passò nuovamente sotto il controllo [[Romania|rumeno]]. Il 20 agosto del [[1944]] la controffensiva dell'[[Armata Rossa]] giunse sul Nistro: con l'[[Operazione Iași-Chișinău]] la Bessarabia fu rapidamente riconquistata nel [[1944]] e definitivamente incorporata nell'Unione Sovietica con il trattato di pace. Successivamente, con l'avvento della [[guerra fredda]], l'URSS obbligò la Romania a cederle l'[[Isola dei Serpenti]] (l'unica isola romena in mare aperto) per costruirvi una base militare. Gli stessi confini sono stati mantenuti dopo il [[1991]], quando [[Ucraina]] e [[Repubblica di Moldavia|Moldavia]] sono divenute [[Repubblica|repubbliche]] indipendenti. Al momento della secessione, l'Ucraina si è impadronita dell'Isola dei Serpenti; ne è originato un contenzioso internazionale con la Romania davanti alla [[Corte Internazionale di Giustizia]]. Nel giugno del 1992 forze militari russe al comando del gen. Lebed, schierate a fianco dei secessionisti della [[Transnistria]], attraversato il Nistro, attaccarono [[Tighina]] (città moldava della Bessarabia situata sulla riva destra del fiume), occupandola dopo aspri combattimenti e sconfiggendo l'[[esercito moldavo]]. Molti civili fuggirono verso ovest.
 
==Note==