Capi di governo dell'Ucraina: differenze tra le versioni

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==Nomina e rimozione==
Il primo ministro è nominato dal [[Verchovna Rada]] (Parlamento nazionale) a seguito della proposta del [[presidente dell'Ucraina]], secondo l'articolo 114 della [[Costituzione dell'Ucraina|Costituzione]]. La candidatura viene scelta e portata al presidente da parte di una coalizione parlamentare. Formalmente, il presidente ha 15 giorni per considerare la candidatura, e la Costituzione non pone norme riguardo a un suo eventuale rifiuto.
 
Prima della riforma costituzionale del [[2004]], il presidente non aveva limiti nella scelta della candidatura del primo ministro e la ratificazione nel Parlamento era solitamente preceduta da alcuni giorni di consultazioni e interrogazioni del candidato da parte delle fazioni parlamentari. L'approvazione da parte del parlamento non era una mera formalità. La ratifica di alcuni candidati avveniva con uno stretto margine e il candidato poteva pertanto non essere ammesso alla carica. Ad esempio, nel [[1999]], [[Valerij Pustovojtenko]] non fu eletto per soli tre voti, quindi non poté essere riconfermato dopo la rassegnazione delle dimissioni all'inizio del secondo mandato del Presidente [[Leonid Kučma|Kučma]]. Kučma scelse [[Viktor Juščenko]] come candidato alternativo.
 
Prima della riforma costituzionale, il primo ministro era rimosso unilateralmente dal presidente, mentre con la riforma, il Capo del governo può essere rimosso soltanto dal Parlamento. Formalmente, la Verkhovna Rada deve manifestare una sfiducia verso il governo, che deve causare la dimissione del primo ministro. Il Parlamento non può però porre ai voti la risoluzione entro un anno dall'approvazione del programma del governo. Nella storia, il Parlamento ha rimosso i premier [[Viktor Juščenko]] e [[Viktor Janukovyč]]. Quest'ultimo ha rifiutato di rassegnare le dimissioni al presidente sostenendo la violazione del periodo di un anno. Il governo di [[Jurij Ivanovyč Jechanurov|Jurij Jechanurov]] fu anche formalmente rimosso, ma l'atto parlamentare fu subito ritirato.