Acciarino (arma da fuoco): differenze tra le versioni

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* La ''Pietra focaia'', selce (materiale di roccia silicea contenente ''quarzo'' e ''feldspato'') che battuta dal ferro dà la scintilla. Il tipo più usato era la [[Piromaca]].
 
La maggior parte degli autori (vds. bibliografia) manifestano l'opinione che l' ''acciarino a pietra'' non sia stato conosciuto anteriormente ai primi anni del [[XVII Secolo]], ed alcuni sostengono che soltanto nel [[1640]] esso sia diventato di uso comune. Alcuni autori confutano tale opinione con la scorta di documenti. Infatti viene ricordata un'ordinanza del [[duca di Firenze]] in data 2 giugno [[1547]], ove si parla di ''archibusi da ruota o da focile ovvero da pietra o da acciaiuolo'': è il pagamento fatto a [[Simone Roberto]] da [[Torino]], nel [[1575]], dal Tesoriere Generale [[Fauzone]], per ''pistole od archibugi e fucili per questi e per quelle'' provvisti a S. A. il [[duca di Savoia]] per armare le sue guardie.
 
Tuttavia l'uso della piastra a pietra focaia nelle armi da guerra, specialmente delle truppe a piedi, non sostituì subito quello del serpentino. Verso la fine del XVII secolo questo era ancora impiegato, tanto all'estero quanto in Italia. Risulta infatti che, quantunque [[Vittorio Amedeo II di Savoia|Vittorio Amedeo II]] avesse fatto distribuire nel [[1690]] (anno in cui fu creato il reggimento ''fucilieri'') a tutti i comuni in ragione degli uomini che essi avevano inscritti nei ruoli, i ''fucili tutti di un calibro'', gli archibugi a serpentino erano ancora in servizio nel [[1706]] durante l'assedio di Torino, e anche più tardi per buona parte delle milizie.