Storia di Salerno: differenze tra le versioni

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[[File:SalernoPrincipato_annomille.jpg|thumb|upright=1.4|Il Principato longobardo di Salerno intorno al mille raggiungeva il mar Ionio ed includeva tutta l'attuale Basilicata]]
{{Vedi anche|Principato di Salerno|Principi di Salerno}}
Salerno restò bizantina fino al [[VI secolo]]. Dopo una lunga lotta tra [[Bizantini]] e [[Longobardi]], nel [[646|646 d.C.]] la città cadde in mano a questi ultimi come parte del [[Ducato di Benevento]], anche se testimonianze di presenze longobarde già a partire dal [[VI secolo]] sono accertate dal ritrovamento di una tomba, nel [[Complesso archeologico di San Pietro a Corte]], di una bambina di nome Teodonanda, morta il 27 settembre [[566]].<ref name="">Luciana Baldassarri, ''Salerno nella leggenda'', p.13, ed. BiMed, ISBN 88-88543-00-7</ref> Con l'avvento della dominazione [[LongobardiRegno longobardo|dominazione longobarda]] la città conobbe il periodo più ricco della sua storia, durato più di cinque secoli.
 
Nel [[774]] il principe di [[Benevento]] [[Arechi II]] decise di trasferire la sua corte a Salerno. La città acquistò importanza e furono edificate numerose opere, tra cui la sontuosa reggia, della quale rimangono tracce sparse nel centro storico, edificio a cui si affiancava la Cappella Palatina ([[Chiesa di San Pietro a Corte (Salerno)|Chiesa di San Pietro a Corte]]).