Renzo e Lucia: differenze tra le versioni

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|ideatore=
|regista= [[Francesca Archibugi]]
|soggetto= [[Alessandro Manzoni]] (romanzo)
|sceneggiatore= [[Francesco Scardamaglia]], [[Nicola Lusuardi]]
|attori=
*[[Stefano Scandaletti]]: [[Renzo Tramaglino]]
*[[Michela Macalli]]: [[Lucia Mondella]]
*[[Laura Morante]]: [[Monaca di Monza]]
*[[Paolo Villaggio]]: [[Don Abbondio]]
*[[Stefania Sandrelli]]: [[Agnese Mondella]]
*[[Gigio Alberti]]: [[Il Griso]]
*[[Stefano Dionisi]]: [[Don Rodrigo]]
*[[Raffaele Vannoli]]: Tonio
*[[Toni Bertorelli]]: Padre Cristoforo]]
*[[Gottfried John]]: [[Innominato|Conte del Sagrato]]
*[[Carlo Cecchi]]: Cardinal [[Federigo Borromeo]]
|musicista=
|scenografo = [[Gianni Quaranta]]
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}}
'''''Renzo e Lucia''''' è uno [[sceneggiato televisivo]] prodotto da [[Mediaset]], [[Guido e Maurizio De Angelis]] per [[T.P.I.]] nel [[2004]], ed è una libera trasposizione di ''[[Fermo e Lucia]]'', la prima versione (del [[1812]]) de ''[[I promessi sposi]]'' di [[Alessandro Manzoni]]. È costato 8 milioni di euro ed è stato girato principalmente nel comune di [[Sorico]], sul [[Lago di Como]] e in parte a [[Cremona]], a [[Modena]], a [[Mantova]]. Alcune scene sono state girate a Bardi (PR) e presso la fortezza del paese appenninico.
 
== Trama ==
In un piccolo villaggio presso il [[lago di Como]], nel [[XVII secolo]], il parroco [[Don Abbondio]] viene fermato da due messi del signorotto prepotente [[Don Rodrigo]], che gli dichiarano di impedire il matrimonio tra i popolani [[Renzo Tramaglino]] e [[Lucia Mondella]]. Abbondio si spaventa e quando giunge da lui Renzo si giustifica in maniera confusa. Renzo allora sospetta che dietro il problema ci sia di mezzo Rodrigo, e medita di ucciderlo. Tuttavia la futura suocera [[Agnese Mondella|Agnese]] lo calma, e lo porta dal [[Azzecca-garbugli|dottor Pettola]] per tentare una causa contro il potente signorotto. Anche Pettola però si rifiuta di aiutare Renzo, che così si affida alle braccia del buon [[padre Cristoforo]].<br>Costui da giovane era un nobile, di nome Lodovico, il quale però, in seguito ad una lite con conseguente duello con un rivale, avendone causata la morte, si era ritirato in un convento per convertirsi. Da allora, mutato nome in Cristoforo, l'uomo si era adoperato a fare azioni caritatevoli verso i bisognosi.<br>Dopo un tentativo fallito da Cristoforo di far cambiare idea a Don Rodrigo, Agnese tenta di far sposare i due con un inganno durante la notte, però anche questo metodo fallisce per colpa della negligenza di Lucia e di un agguato dei bravi di Don Rodrigo.
 
Cristoforo allora decide di mandare fuori dal paese i due giovani, spedendo Renzo a [[Milano]], indirizzato ad un convento appena fuori la città, e Agnese con Lucia a [[Monza]], presso il monastero gestito da [[Monaca di Monza|Suor Gertrude]]. Mentre Renzo partecipa attivamente ai moti del popolo affamato per l'eccessivo prezzo del pane, rischiando di essere ingannato e perfino arrestato, Lucia giunge a Monza, dove viene accolta freddamente da Gertrude. La donna infatti non ha mai tollerato il suo destino, ossia quello di essere stata costretta a farsi monaca sin da bambina per volere del padre. Sebbene lei avesse tentato di scappare dal monastero e di coltivare un amore clandestino con il bandito Egidio, il suo voto le impediva di poter essere completamente libera, e così il padre l'aveva costretta a cambiare monastero.<br>Pochi giorni dopo l'arrivo di Lucia, da Gertrude giunge dopo tanti anni Egidio, convincendola a forza a far rapire Lucia da dei messi di Don Rodrigo. La monaca si fa corrompere e presto Lucia viene scortata al castello del [[Innominato|Conte del Sagrato]], un nobiluomo in decadenza, che si è macchiato di grandi scelleratezze, come ad esempio un omicidio pianificato davanti al [[sagrato]] di una chiesa vicina, dal quale ha preso il soprannome.<br>Lucia prega in tutti i modi il conte affinché la lasci libera, ma costui si oppone e si mostra ferocemente cupo e torvo, dato che egli è tormentato da una profonda scissione tra una vita di crudeltà e un'altra di redenzione e di desiderio di chiedere perdono a [[Dio]]. Le suppliche di Lucia riescono a far breccia sul cuore del conte, che il giorno dopo il rapimento si reca nella chiesa vicina dov'è in visita il noto Cardinal [[Federigo Borromeo]], con cui si confida e si pente.
 
Lucia dunque può finalmente rincontrarsi con la madre Agnese ed essere ospitata, per merito del conte, dalla potente [[Donna Prassede]] per avere maggior protezione, almeno finché non sia tornato Renzo a riprenderla. Tuttavia una grave epidemia di [[peste]] dilaga nella zona, facendo ammalare sia Lucia che Renzo. Mentre il primo, giunto nella casa del cugino Bortolo, e in breve tempo rinsavito, vagabonda per le vie deserte di [[Milano]], Lucia viene portata nel [[lazzaretto di Milano|lazzaretto della città]], dove la cura fra' Cristoforo.<br>Lì Lucia, ormai consapevole che non potrà più vedere Renzo, fa un voto di castità, donando la propria anima a Dio. Nel frattempo anche il crudele Don Rodigo viene colpito dalla sventura, ossia quando scopre che Renzo è giunto nel lazzaretto e si è ricongiunto con Lucia, si suicida, pazzo di follia.<br>Finalmente Lucia e Renzo possono sposarsi, e vivere di sola felicità in mezzo alla miseri e alla povertà lasciata dall'epidemia.
 
== Il cast ==