Marcellino (generale romano): differenze tra le versioni
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Marcellino era amico di [[Flavio Ezio]], ''[[magister militum]]'' dell'[[Imperatore romano]] [[Valentiniano III]]; quando Valentiniano assassinò Ezio, nel [[454]], Marcellino si ritenne dispensato dall'essere fedele all'imperatore, ritagliandosi di fatto un dominio in [[Dalmazia]], che tenne come ''comes rei militaris'' dell'Illyricum.
Dopo la morte di Valentiniano — anche se non è chiaro se prima dell'elezione di [[Avito]] (455) o dopo la sua deposizione (456) — venne organizzato da [[Peonio (prefetto del pretorio)|Peonio]] un colpo di
=== Maggioriano e Libio Severo ===
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Quando alla dignità imperiale venne eletto [[Maggioriano]] (457), Marcellino godette di una sorta di ufficializzazione: risale probabilmente a questa epoca il conferimento del titolo di ''Patricius Occidentis''. Sostenne l'imperatore nella sua lotta contro i [[Vandali]]: a capo di un contingente formato principalmente o esclusivamente di [[Goti]], venne mandato a difendere la [[Sicilia]] dai barbari, probabilmente in occasione della offensiva contro i Vandali progettata da Maggioriano. Il piano prevedeva un attacco combinato al regno vandalo nell'Africa settentrionale, con Maggioriano che avrebbe dovuto muoversi dalla Spagna e Marcellino dalla Sicilia: la flotta romana subì però una grave sconfitta, e l'imperatore venne assassinato dal ''[[magister militum]]'' [[Ricimero]].
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Anche Marcellino si scontrò con [[Ricimero]]: il potente comandante dell'esercito d'Occidente, utilizzando la propria notevole ricchezza, riuscì a corrompere i soldati barbarici di Marcellino, convincendoli ad abbandonare il loro generale; Marcellino, temendo per la propria vita, lasciò la Sicilia senza difese e si ritirò in Dalmazia ([[461]] o [[462]]).
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Il nuovo imperatore, [[Libio Severo]], era in realtà un pupazzo nelle mani di Ricimero: non venne quindi riconosciuto come tale da Marcellino e da [[Egidio (generale romano)|Egidio]], un altro generale provinciale semi-indipendente. Temendo che Marcellino marciasse contro di lui, Severo chiese all'imperatore d'Oriente, [[Leone I (imperatore)|Leone I]], di intervenire: Leone inviò come ambasciatore [[Filarco]], facendo desistere Marcellino dall'attacco. Questo episodio, però, è un segno della stretta collaborazione che si instaurò tra Marcellino, che nominalmente era alle dipendenze dell'imperatore d'Occidente, e Leone, imperatore d'Oriente.
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{{references|2}}
== Bibliografia ==
* {{cita libro|cognome=MacGeorge |nome=Penny |titolo=Late Roman Warlords |anno=2002 |città=Oxford |lingua=inglese |pagine=p. 17}}
* {{cita libro|cognome=Martindale |nome=John |coautori=John R. Morris |titolo=Prosopography of the Later Roman Empire T.2 395-527 |anno=1971 |città=Cambridge |lingua=inglese |pagine=pp. 707–710}}
* {{cita libro|cognome=O'Flynn |nome=John Michael |titolo=Generalissimos of the Western Roman Empire |anno=1983 |editore= University of Alberta |lingua=inglese |pagine=pp. 116-117|id=ISBN
* Smith, William, "Marcellinus", ''Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology'', v. 2, [http://www.ancientlibrary.com/smith-bio/2034.html p. 926]
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