Villa Pazzi al Parugiano: differenze tra le versioni

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Delle originarie strutture medievali restano alcune tracce negli spessori di alcune pareti e nella struttura organizzata attorno alla corte. La facciata principale della villa ha forme cinquecentesche, con sei assi che al pian terreno mostrano due portali centinati (ma solo quello destro è antico) e quattro [[finestre inginocchiate]]. La torretta al centro è stata appesantita da ampliamenti recenti. Accanto al portale antico due busti settecenteschi in pietra sono attribuiti al fiorentino [[Vittorio Barbieri]]; sulla facciata si trovano anche uno stemma quattrocentesco dei Pazzi e, più in alto, quello dei Coppedè.
 
Il prospetto sul lato ovest fu invece ristrutturato dai Coppedé con il riuscoriuso di alcuni elementi antichi, come un [[architrave]] quattrocentesco. Agli interventi del 1935-36 risalgono anche il collegamento della villa al granaio con un portico colonnato, il loggiato neocinquecentesco della limonaia (con colonne di recupero), e la tinaia del giardino.
 
==Interno==
[[File:Dio Padre di Giovanni Stradano, 1583.JPG|thumb|300px|Affreschi di Giovanni Stradano, ''Dio padre'']]
[[File:Il_Peccato_originale_di_Giovanni_Stradano,_1583_(2).JPG|thumb|300px|''Peccato originale'', dettaglio]]
All'interno varie sale conservano le decorazioni settecentesche, come le cinque camere e l'[[alcova]] al primo piano, affrescate a prospettive, finte rovine e vedute "alla boschereccia" nel [[1768]] circa. Più recente è la galleria-vestibolo, realizzata dal [[Adolfo Coppedè|Coppedè]] nel 1935-36, in stile [[razionalista]], nata per fare da ''showroom'' ai pezzi di mobilio creati dalla sua ditta familiare. Sebbene la raccolta originale sia stata in larga parte dispersa, restano nunun soffitto intagliato di [[Mariano Coppedè]] del 1889 circa, un camino neomanierista del figlio di Adolfo e mobili intarsiati neocinquecenteschi, oltre calchi in gesso di sculture del XIX secolo.
 
===Cappella===