Visconti di Pisa: differenze tra le versioni
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Più tardi il giudice [[Giovanni Visconti]] ([[1238]]-[[1275]]) sposò una figlia del conte [[Ugolino della Gherardesca]], per cui le due famiglie, un tempo rivali, si coalizzarono contro il comune di Pisa che mirava ad impadronirsi dei territori sardi. Esiliato dalla città si accordò con il suocero per tutelare i comuni interessi nell'isola. Stipulò segreti accordi con [[Firenze]], ma le accese proteste del popolo causarono l'imprigionamento di Ugolino e la cacciata dei Visconti da Pisa. Suo figlio [[Nino Visconti|Nino]], ricordato da [[Dante]], proseguì la politica paterna alleandosi con le città guelfe e costituendo una lega contro Pisa. La sua scomparsa, nel [[1296]], segnò la fine di ogni dominio visconteo in Toscana e Sardegna: sua figlia [[Giovanna Visconti di Gallura|Giovanna]] fu solo giudicessa titolare e, ultima della famiglia, morì nel [[1339]], dopo aver ceduto i suoi diritti ai [[Visconti di Milano]].<ref>Tamponi, p.230</ref>
Gli ultimi Visconti trascorsero lunghi periodi a [[Olbia|Civita]], "capitale" del giudicato,
[[File:Stemma nino visconti di gallura - 2013.jpg|140 px|miniatura|destra|Stemma dei Visconti di Gallura: da notare il biscione visconteo e il gallo gallurese, simbolo del giudicato]]
Tra i membri della famiglia possiamo ricordare:
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