Salvo Montalbano: differenze tra le versioni

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== Amici e colleghi ==
===Mimì[[Mimí Augello]]===
Domenico Augello, detto ''MimìMimí'', grande amico di Montalbano, è il [[vice- commissario di polizia|vice commissario]] di Polizia a Vìgata. Più giovane del commissario, molto ammirato dall'altro sesso, è conosciuto per le sue numerose conquiste femminili nelle quali ha mietuto successi, durate fino a quando nella sua vita non irrompe Beatrice Di Leo, detta ''Beba'', giovane studentessa universitaria conosciuta ne ''[[La gita a Tindari]]'', che, con la connivenza di Montalbano, riuscirà a portarlo all'altare. Al figlio della coppia dei giovani sposi sarà imposto lo stesso nome di Salvo, in onore del padrino Montalbano.
 
Augello è sempre "compagno", insieme a Fazio, delle indagini del commissario, seguendo - con non poche critiche - anche i suoi metodi di investigazione "poco tradizionali". Dopo essersi "allontanato" dal commissario nel romanzo ''[[Il campo del vasaio]]'', la grande amicizia tra i due si è di nuovo manifestata chiaramente nei successivi romanzi. Dagli ultimi due romanzi, inoltre, ha cominciato a portare degli occhiali da vista per lettura, suscitando non poco stupore e meraviglia in Montalbano.
 
=== [[Giuseppe Fazio]] ===
L'[[ispettore capo]]<ref>[[La danza del gabbiano]], pag.266</ref> Giuseppe Fazio è uno dei principali collaboratori del commissario. Di carattere riservato e dotato di acuto istinto poliziesco, è la persona con cui il commissario s'intende di più, spesso semplicemente con uno sguardo<ref>[[Un mese con Montalbano]], racconto ''Una trappola per gatti''</ref>. Sposato da anni<ref>In [[Un mese con Montalbano]], racconto ''Una trappola per gatti'', Fazio festeggia il 25º anniversario di matrimonio</ref> con la signora Grazia<ref>[[La danza del gabbiano]]</ref>, è più anziano del suo capo di qualche anno<ref>[[La prima indagine di Montalbano]]. È da notare che nella trasposizione televisiva Fazio, al contrario, è sensibilmente più giovane del commissario</ref> e presta servizio da prima di lui nel commissariato di Vigata. Conosce a fondo fatti e vicende della città ed è uno specialista nel reperire informazioni grazie alle sue numerose conoscenze. Addirittura, secondo Montalbano, Fazio "patisce del complesso dell'anagrafe"<ref>Così nel racconto ''La lettera anonima'' in ''[[Un mese con Montalbano]]''.</ref>, ossia durante l'esame delle sue ricerche tende a specificare tutti i dati anagrafici di un indagato, compresi quelli più inutili e superflui.
 
=== [[Agatino Catarella]] ===
L'[[Agente (polizia)|agente]] Agatino Catarella è il centralinista al Commissariato di Vigata. Personaggio dalle limitate capacità intellettive, giunto "chissà come" nella polizia[[Polizia di Stato]] (dietro raccomandazione), è fortemente caratterizzato per il suo linguaggio contorto e stralunato, con cui storpia il più delle volte i nomi degli interlocutori (come quando scambia il cognome Misurata per una nota pasticca digestiva). Spesso tocca a lui avvisare il commissario del delitto di turno, o precipitandosi nel suo ufficio come una valanga (un suo classico è sbattere la porta dell'ufficio del commissario con il fragore di una bomba scalpellando l'intonaco della parete e poi dire "Scusassi dottori, ma la mano mi scappò"), oppure telefonandogli a casa, occasioni in cui costringe Montalbano ad uno sforzo di interpretazione e analisi per capire quello che gli riferisce. Catarella, sorprendentemente, si rivela ben presto un valente esperto di [[informatica]] e come tale viene spesso utilizzato nelle indagini. Nelle sue prime apparizioni nei romanzi viene visto con insofferenza da Montalbano ma successivamente si guadagna l'affetto del commissario grazie al suo fanciullesco candore<ref>[[Un giro di boa]]</ref> e alla sua umanità<ref>Lo stesso Augello, sempre in [[Un giro di boa]], lo definisce ''un angelo''</ref>.
 
=== [[Nicolò Zito]] ===
''Nicolò Zito'' è un giornalista di ''Retelibera'', una delle due televisioni locali private di Montelusa che si vedono a [[Vigata]] (l'altra è ''Televigata''). È un amico di lunga data del commissario e più o meno suo coetaneo<ref>[[La prima indagine di Montalbano]]</ref>, dichiaratamente di sinistra<ref>[[La forma dell'acqua]]</ref> e fautore di un aggressivo [[Giornalismo investigativo|giornalismo d'inchiesta]]. Montalbano spesso ne richiede la collaborazione e gli restituisce il favore concedendogli interviste e notizie in esclusiva.
 
===Il [[dottor Pasquano]]===
Più anziano di Montalbano, dal carattere scontroso e insofferente, è il [[medico legale]] incaricato dell'autopsia del morto di turno. Tartassato puntualmente da Montalbano con domande minuziose inerenti al cadavere, finisce sempre per mandarlo a quel paese con la frase «non mi scassi i cabasisicabbasisi».<ref>[http://www.vigata.org/rassegna_stampa/2008/ott08.shtml Vigata.org]</ref> Montalbano, per avere notizie sulle varie autopsie, lo raggiunge ovunque, perfino dal barbiere. È un grande appassionato di giochi di carte, specialmente di [[poker]], tanto da passare gran parte del suo tempo libero al Circolo di Vigata, impegnato in avvincenti partite talvolta interrotte dal fastidioso commissario Montalbano, che alle rimostranze del superstizioso dottore per essere stato disturbato risponde augurandogli seraficamente buona fortuna e ricevendone in risposta un improperio.
 
=="Realtà" letteraria e fiction televisiva==