Missile balistico: differenze tra le versioni

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[[File:SS6 Sapwood launch vehicle.png|thumb|left|Il sovietico SS-6 Sapwood, il primo ICBM operativo]]
Il primo missile balistico fu il cosiddetto Aggregat 4, comunemente conosciuto con il nome di [[V2 (Aggregat 4)|V2]]. Questo fu sviluppato dalla [[Germania Nazista]] negli [[anni 1930|anni trenta]]-[[anni 1940|quaranta]], principalmente ad opera di [[Wernher von Braun]] e sotto la direzione del generale [[Walter Dornberger]]. Il primo lancio coronato da successo fu effettuato il 3 ottobre [[1942]], ed il sistema divenne operativo il 6 settembre [[1944]]. La V2 venne impiegata in particolare per effettuare attacchi su [[Londra]]. Alla fine della guerra, nel maggio [[1945]], ne erano stati lanciati più di 3.000.<br />
Alla fine della guerra, le due superpotenze iniziarono a sviluppare sistemi balistici propri partendo dagli studi tedeschi. Negli [[anni 1950|anni cinquanta]], l'attenzione di [[Stati Uniti]] ed [[Unione Sovietica]] era concentrata essenzialmente sulla possibilità di sviluppare un sistema missilistico in grado di colpire a grandissima distanza. Nell'agosto [[1957]], i sovietici riuscirono a far volare l''''R-7''', ovvero quello che sarebbe diventato il primo ICBM operativo. Tale missile divenne noto in [[Civiltà occidentale|Occidente]] con il [[nome in codice NATO]] di [[SS-6 Sapwood]], e fu utilizzato anche come vettore spaziale. Un paio d'anni dopo, gli americani iniziarono ad immettere in servizio i potenti [[Atlas (missile)|Atlas]] e [[Titan (famiglia di razzi)|Titan]], caratterizzati da una gittata, rispettivamente, nell'ordine dei 19.000 e dei 10.000 km.
 
== Tecnica ==