Komos: differenze tra le versioni

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* Nella ceramica corinzia abbiamo poche figure disposte in fila senza legami, qualche volta raggruppate o contrapposte a due a due, che danzano con movimenti uniformi tenendo in mano ''kantharoi'' o corni potori. Qualche volta vi è un cratere che è posto a terra o viene trasportato. Tipico dei comasti corinzi è una sorta di travestimento caratterizzato da un corto chitone imbottito che crea una pancia rigonfia. Donne comaste compaiono soltanto nel tardo corinzio e sono rese con sovradipinture in bianco.
* Nella ceramica attica abbiamo i pittori del Gruppo dei Komastai: si passa dalle figure steatopige a figure di corporatura più normale, sempre nude. Così saranno tutte le figure di ''komastai'' attici a figure nere. I movimenti di danza diventano più ricchi, complessi, sfrenati. Si tende a legare o contrapporre le figure fra di loro. Scarsi sono i flautisti. Sulle anfore tirreniche le donne sono frequenti, sia vestite che nude.
* Intorno al 530 a.C. abbiamo la tarda produzione a figure nere e l’inizio di quella a figure rosse. Il quadro acquista una complessità e ricchezza di particolari mai vista in precedenza. Ma quello che viene rappresentato è la fase finale di un simposio o la sua degenerazione orgiastica. La localizzazione dove tutto avviene è suggerita dai particolari aggiunti: in un ambiente chiuso abbiamo crateri a terra o oggetti appesi alla parete; fuori di casa, procedendo in corteo per la strada, figurano degli alberelli. Al ''komos'' partecipano per lo più giovani, ma anche uomini maturi (con barba), nudi o con corto mantello ricadente dalla spalla. Sorreggono coppe piene di vino. Suonano flauti e cetre mentre altri avanzano a passo di danza o camminano a grandi passi. Vi sono anche etère, con mantello o seminude, anche loro ubriache. Spesso i comasti vengono rappresentati intenti a fare acrobazie con le coppe, o mentre vomitano (sorretti da un’etèra o da un efebo), o che si appoggiano ad un bastone. Le scene di sesso esplicite sono sempre all’insegna della sfrenatezza.
 
Alcuni vogliono considerare scene di ''komos'' anche quelle dionisiache dove figurano satiri e menadi danzanti, ma non quelle dove è presente Dioniso e i Sileni. In realtà queste scene come pure quelle di menadi che agitano il tirso in preda all’estasi dionisiaca, fanno parte tutte parte dei tiasi bacchici, non del ''komos''.
 
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File:Agrigento Painter - Column-Krater with Komos - Walters 4871 - Side A.jpg|Comasti musicanti
File:Revellers BM VaseE508.jpg|MusicaDanza e danzamusica di comasti
File:Komos Staatliche Antikensammlungen 2422.jpg|Musica e danze di comasti
File:Komos Painted Nose Louvre E841.jpg|Danza sfrenata di comasti