Rifiuto secco non riciclabile: differenze tra le versioni

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Con l'espressione '''rifiuto secco non riciclabile''' (oppure '''rifiuto indifferenziato''' o '''rifiuto secco residuo''') ci si riferisce a quella parte di [[rifiuti solidi urbani]] che, a causa della loro natura, non possono essere avviati al [[Riciclaggio dei rifiuti|riciclaggio]], ma devono essere smaltiti in [[discarica]], alin un [[termovalorizzatore]] o in un impianto in cui si produce il [[combustibile derivato dai rifiuti]].
Il termine ''secco non riciclabile'' compare spesso sui [[cassonetto|cassonetti]] destinati alla raccolta di questo tipo di rifiuti. In essi non si possono conferire rifiuti riciclabili ([[rifiuti organici]], [[Riciclaggio della carta|carta]], [[Riciclaggio della plastica|plastica]], [[Riciclaggio dell'alluminio|alluminio]], [[Riciclaggio dei materiali ferrosi|acciaio]] e [[Riciclaggio del vetro|vetro]]), nè [[rifiuti pericolosi]] o [[Rifiuti speciali|speciali]].
Alcuni esempi di rifiuto secco non riciclabile sono: pannolini, assorbenti, cotton fioc, cotone, oggetti in plastica che non sono imballaggi, oggetti composti da vari materiali non facilmente separabili, scontrini fiscali, ceramica, terracotta, penne biro, carta sporca, spugne, ecc...
 
[[Categoria:Gestione dei rifiuti]]