Xavier Kurten: differenze tra le versioni
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Giunto in Piemonte, per ragioni ignote ancora oggi, lavorò per il Comune di Torino come ''ispettore delle passeggiate'' e ''delle alberate'' nel 1811.<ref>{{cita|Architetti di giardini}}</ref> La prima opera di cui si ha documentazione fu il progetto del parco del Castello di [[San Martino Alfieri]] commissionatogli da [[Carlo Emanuele Alfieri di Sostegno]] nel 1815.<ref>{{cita|A. Salina Amorini|p. 60|Cazzato, 2009}}</ref>
Per oltre due decenni, dal 1816 alla morte, fu al servizio di [[Casa Savoia]]. Nel 1816 era ''ispettore'' del giardino della Vigna della Regina e dei [[Giardini Reali di Torino]]. Tra il 1819 ed il 1820 seguiva il giardino del [[Castello di Govone]] per [[Carlo Felice]] prossimo sovrano. Nel febbraio del 1820 [[Carlo Alberto di Savoia|Carlo Alberto]] lo volle come ''direttore del parco e giardini'' del [[Castello Reale di Racconigi|Castello di Racconigi]] che intendeva rinnovare profondamente. Lì il Kurten iniziò una collaborazione con l'architetto [[Ernesto Melano]] e l'artista [[Pelagio Palagi]], prediletti del principe, che poté ripetersi anche in seguito presso altri siti.
Contemporaneamente alla direzione del parco reale di Racconigi, il Kurten progettò ed eseguì diversi lavori per altri committenti legati alla corte sabauda. Tra le famiglie aristocratiche e borghesi che vollero commissionargli delle opere si ricordano a titolo di esempio i Balbo Bertone di Sambuy, i Salasco, i Benso di Santena.
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