Liberali (Svezia): differenze tra le versioni

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Nel [[1809]] viene fondato un primo partito denominato "liberale", dopo il colpo di stato tendente a limitare i poteri del [[re]]. Nel [[1895]] viene fondato il "Folkpartiet" (Partito Popolare), un partito liberal-radicale. Nel [[1900]] viene fondato il Partito liberale e nel 1902 il "Frisinnade Landsföreningen" (Associazione nazionale del libero spirito), primo partito liberale di rilievo nazionale, che si rifaceva al movimento ecclesiale della "libera religione". Nel [[1902]], Karl Staaff fu nominato portavoce del partito e fu primo ministro fino al [[1907]]. Staaff divenne primo ministro di nuovo nel [[1911]], ma si dimise nel [[1914]] a causa del conflitto con il re che non condivideva la scelta neutrale della Svezia durante la [[prima guerra mondiale]].
 
Tra il [[1917]] ed il [[1920]], fu leader del partito [[Nils Edén]] che portò i Liberali in un'alleanza di governo con i [[Partito Socialdemocratico (Svezia)Svedese dei Lavoratori|Socialdemocratici]], alleanza che favorì il suffragio universale e la [[democrazia|democraticizzazione]] del sistema politico svedese.
 
Nel [[1923]], dal partito si staccò il ''Frisinnade Landsföreningen'' (Partito Liberale di Svezia), che non aveva condiviso la politica proibizionista sugli alcoolici tenuta dal partito. La scissione si ricompose nel [[1934]], quando il partito assunse la denominazione: "Partito del popolo".
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Dal [[1939]] al [[1945]], il partito partecipò alla coalizione di unità nazionale, che escluse solo i [[Partito della Sinistra (Svezia)|comunisti]], e che decise la neutralità della Svezia durante la [[seconda guerra mondiale]].
 
Nel [[1976]], i liberali presero parte alla coalizione con [[Partito di Centro (Svezia)|Centristi]] e [[Partito Moderato Unito (Svezia)|Moderati]]. Fu il primo governo, in sessant'anni, al quale non presero parte i socialdemocratici. Nel [[1978]], [[Ola Ullsten]], leader del partito, fu [[Primo Ministro]] di un governo di minoranza. Nel [[1979]] si tornò al tripartito, mentre nel [[1980]] ci fu un bipartito con i Centristi.
 
Nel [[1990]], il partito ha aggiunto nel nome la dicitura "i Liberali" e, dal [[1991]] al [[1994]], ha preso parte al governo quadripartito guidato dal Moderato, [[Carl Bildt]].
 
Nel [[2004]] è nata la coalizioni [[Alleanza per la Svezia]], composta da Liberali, Moderati, Centristi e [[Cristiani Democratici cristiani (Svezia)|DemocraticiCristiani cristianiDemocratici]], con lo scopo di vincere le elezioni politiche del [[2006]].
 
I liberali, alle elezioni del [[2006]], vennero penalizzati dalla campagna elettorale degli alleati Moderati. Quest'ultimi, infatti, si dimostrarono molto attenti alle questioni sociali e poco inclini a "rivoluzioni" liberiste. I liberali, pertanto, videro quasi dimezzare i propri consensi, passando dal 13,3% al 7,5% dei voti, a tutto vantaggio dei Moderati, che incrementarono i propri consensi del 9,2%. L'Alleanza per la Svezia riuscì ad ottenere una maggioranza in parlamento, anche se limitata, appena 178 contro i 171 degli avversari di centro-sinistra ([[Partito Socialdemocratico Svedese dei Lavoratori|Socialdemocratici]], [[Partito deiAmbientalista Verdii (Svezia)Verdi|Verdi]], [[Partito della Sinistra (Svezia)|SinistraPartito socialistadella Sinistra]]). Il moderato [[Fredrik Reinfeldt]] venne nominato primo ministro.
 
Alle elezioni politiche del [[2010]] i liberali popolari persero ulteriormente terreno, calando al 7,1% (-0,4) e a 24 seggi (-4). L'Alleanza per la Svezia, mantenne il governo del paese (ottenne 173 seggi su 349, due in meno alla maggioranza assoluta) grazie all'astensione dei [[Democratici Svedesi]], destra radicale.