Panticapeo: differenze tra le versioni

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Nel V e IV secolo a.C., la città divenne la residenza della monarchia del Bosforo e veniva chiamata anche con questo nome. La sua importanza economica, fondata sulle esportazioni di grano, pesce salato e vino, declinò nel due secoli successivi a causa delle invasioni dei [[Sarmati]] e la crescente competizione dell'[[Antico Egitto|Egitto]] nella produzione di grano. Infine cadde sotto l'influenza di [[Mitridate VI del Ponto|Mitridate]] [[re del Ponto]].
 
[[Diofanto (generale pontico)|Diofanto]] attorno a [[110 a.C.]] venne inviato da Mitridate in missione diplomatica nel Bosforo per convincere il re [[Perisade V]] a cedergli il regno. Durante questa visita una insurrezione dei [[Sciti]] guidata da Saumaco mise in fuga il generale. Durante questa insurrezione Perisade venne ucciso. Diofanto raccolte forze sufficienti ritornò sulla penisola e sconfisse gli insorti e il Bosforo Cimmerio divenne un regno vassallo del Ponto. Nel [[63 a.C.]] la città venne in parte distrutta da un terremoto. Nel I secolo d.C. era la regione subì invasioni [[Ostrogoti|ostrogote]], più tardi venne incorporata nell'[[impero bizantino]] sotto [[Giustino I]]. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce importanti reperti in ceramica e metallo. La città aveva monete d'argento fin dal [[VI secolo a.C.]] nel [[I secolo a.C.]] vi compaiono anche monete d'oro e di bronzo.
 
[[Image:Pantikapey.jpg|thumb|upright=1.6|Rovine di Panticapeo presso Kerch]]