Greco nord-occidentale: differenze tra le versioni

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Sotto la denominazione generica di ''[[greco]] nord-occidentale'' o ''dialetti greci di nord-ovest'' ricadono una serie di parlate simili, diffuse nel nord-ovest del [[Peloponneso]] (dove si erano mescolate con un precedente substrato [[dialetto eolico | eolico]]), nella [[Grecia]] centrale (regioni dell'[[Acarnania]], dell'[[Etolia]], della [[Focide]], della [[Locride]]), e in [[Epiro]], dove il centro sacro dell'oracolo di [[Zeus]], a [[Dodona]] costituiva il loro punto di riferimento, insieme all'oracolo di [[Apollo]] a [[Delfi]] in Focide.
 
== Aspetti fonetici ==
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Il greco di nord-ovest condivide con il dorico la maggior parte delle sue caratteristiche fonetiche salienti, fra cui la mancata trasformazione di α lunga in η, per cui si distingue dal [[dialetto ionico]] - [[attico]]; d'altro canto si distingue per l'evoluzione in α breve dell'ε prima di ρ (ad es.: φάρω per φέρω "portare", πατάρα per πατέρα). Sul piano del consonantismo, si nota la trasformazione precoce di σθ in στ, unica nella grecità antica: cfr. ad es. l'imperativo aoristo λυσαστō, che in alfabeto greco orientale equivale a λυσάστω (ionico-attico λυσάσθω).
 
== Aspetti morfologici ==