La polizia accusa: il Servizio Segreto uccide: differenze tra le versioni

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== Trama ==
Nel luglio del [[1974]] il commissario Giorgio Solmi indagasta indagando sulle morti sospette di alcuni militari - un maggiore, un colonnello e un generale - avvenute a [[Milano]], [[Roma]] e [[Bologna]]:. quelleIl di un maggiore,funzionario di un colonnello e di un generale. Il funzionariopolizia credeè peròconvinto che non si tratti di suicidi, così come appare dai primi accertamenti, bensìma di una messinscena organizzata da qualche organizzazione mafiosa. Rimproverato dal giudice Mannino per i suoi metodi, aiutato invece dall'amica giornalista Maria, il poliziotto nel corso delle sue indagini si imbatte in una prostituta che viene uccisa e entra in contatto con il capitano Mario Sperlì dell'''Ufficio Speciale Informazioni'', un agente dei [[servizi segreti]] che si dimostra interessato al caso.
 
<nowiki>Ripreso dal giudice Mannino per i suoi metodi, aiutato invece dall'amica giornalista Maria, il poliziotto nel corso delle sue indagini si imbatte in una prostituta, che viene uccisa, ed entra in contatto con il capitano Mario Sperlì dell'</nowiki>''Ufficio Speciale Informazioni'', un agente dei [[servizi segreti]] che si dimostra interessato al caso.
Con l'aiuto poi dello stesso Mannino, il commissario giungerà così a scoprire l'esistenza di una organizzazione para-statale creata per sovvertire l'ordine democratico, e finanziata da dei privati. La sua indagine verrà fermata in maniera drastica, con la sua uccisione. Il giorno in cui Sperlì viene arrestato per avere architettato un tentativo eversivo contro lo stato, viene condotto al carcere di Regina Coeli di Roma per essere interrogato da Solmi e da Mannino, però in quel giorno tutto si concluderà con la morte del capito Mario Sperlì e del Commissario Giorgio Solmi, e con l'arrivo al carcere del giudice Mannino.
 
Con l'aiuto dello stesso Mannino, il commissario giunge a scoprire l'esistenza di un'organizzazione infiltrata negli apparati dello Stato, creata per sovvertire l'ordine democratico e finanziata da dei privati.
 
Sperlì viene arrestato per avere architettato un progetto eversivo contro lo Stato e condotto nel carcere di Regina Coeli, a Roma, per essere interrogato da Solmi. Mentre attendono l'arrivo del giudice Mannino, entrambi vengono eliminati.
 
== Critica ==
 
Il film è uno dei primi a trattare il tema didei cosiddetti "poteri deviati", all'epoca ancora ignoto alla grande maggioranza del pubblico. L'opera di Martino allude alla strategia golpistica praticatamessa in atto negli anni '70 dai servizi deviati, basti pensare al [[golpe Borghese]].
 
== Voci correlate ==