Punciuta: differenze tra le versioni

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==Evoluzione storica==
La magistratura ha comunque accertato come alcuni soggetti, pur non affiliati in maniera formale a Cosa nostraNostra attraverso il rito della punciuta, rivestano ruoli assai importanti nellall'organigrammainterno dell'associazionedelle Famiglie, con particolare riferimento agli imprenditori che, giustificando la propria vicinanza alla mafia con la necessità di lavorare in un contesto ambientale ostile, con la loro condotta traggono notevoli vantaggi di ordine economico e rafforzano la posizione sociale del clandella malavitosoFamiglia<ref>Pronuncia di merito del Tribunale di Palermo del 23 marzo 2003, citata in "Misure patrimoniali contro la criminalità organizzata", pag. 136</ref>.
Col tempo e l'evoluzione del fenomeno mafioso, il tradizionale rito della puncitura è stato sostituito da metodi di iniziazione più sbrigativi e riservati<ref nam0"Lo Verso, 110">Girolamo Lo Verso e Gianluca Lo Coco, ''La psiche mafiosa'', pag. 110</ref><ref> Il Gip del Tribunale di Palermo, nella sentenza 7 agosto 2007, n. 762, ha ribadito come: ''"Secondo la giurisprudenza di legittimità in tema di partecipazione, l'affiliazione formale dell'adepto oppure l'attribuzione della qualifica di uomo d'onore manifestata nel corso di presentazioni rituali, rappresentavano momenti significativi soprattutto nel passato di Cosa Nostra, strutturata, articolata e caratterizzata da rigide formalità. Ma sono progressivamente divenute requisiti ormai non più indispensabili per l'integrazione della condotta di partecipazione. Non è necessaria la prova dell'avvenuto rituale della punciuta o di altri riti simili: è invece decisivo accertare l'apporto concreto del partecipe, i compiti che si sia impegnato a svolgere per conto del sodalizio, mettendo al servizio di questo la propria disponibilità, al di là del suo inquadramento in un ruolo formale".''</ref>. Alcuni analisti hanno sottolineato come, alla fine degli [[anni 1990|anni novanta]], la mafia abbia scelto di ripensare i propri principi fondanti tendendo a far coincidere la struttura criminale primaria con la famiglia naturale<ref name="Lo Verso, 33">Girolamo Lo Verso e Gianluca Lo Coco, ''Come cambia la mafia'', pag.33</ref> e pertanto, per riconoscere gli affiliati, è sufficiente il solo legame di sangue senza necessità della ''punciuta'', che serviva soprattutto per cooptare soggetti estranei al sodalizio familiare<ref name="Lo Verso, 33"/>.
 
ColAlcuni tempoanalisti ehanno l'evoluzionesottolineato delcome, fenomenoalla mafiosofine degli [[anni 1990|anni novanta]], illa tradizionalemafia ritoabbia dellascelto puncituradi èripensare statoi sostituitopropri daprincipi metodifondanti ditendendo iniziazionea piùfar sbrigativicoincidere ela riservatistruttura criminale primaria con la famiglia naturale<ref nam0name="Lo Verso, 11033">Girolamo Lo Verso e Gianluca Lo Coco, ''LaCome psichecambia mafiosala mafia'', pag. 11033</ref> e pertanto, per riconoscere gli affiliati, è sufficiente il solo legame di sangue senza necessità della ''punciuta''<ref> Il Gip del Tribunale di Palermo, nella sentenza 7 agosto 2007, n. 762, ha ribadito come: ''"Secondo la giurisprudenza di legittimità in tema di partecipazione, l'affiliazione formale dell'adepto oppure l'attribuzione della qualifica di uomo d'onore manifestata nel corso di presentazioni rituali, rappresentavano momenti significativi soprattutto nel passato di Cosa Nostra, strutturata, articolata e caratterizzata da rigide formalità. Ma sono progressivamente divenute requisiti ormai non più indispensabili per l'integrazione della condotta di partecipazione. Non è necessaria la prova dell'avvenuto rituale della punciuta o di altri riti simili: è invece decisivo accertare l'apporto concreto del partecipe, i compiti che si sia impegnato a svolgere per conto del sodalizio, mettendo al servizio di questo la propria disponibilità, al di là del suo inquadramento in un ruolo formale".''</ref>. Alcuni analisti hanno sottolineato come, alla fine degli [[anni 1990|anni novanta]], la mafia abbia scelto di ripensare i propri principi fondanti tendendo a far coincidere la struttura criminale primaria con la famiglia naturale<ref name=nam0"Lo Verso, 33110">Girolamo Lo Verso e Gianluca Lo Coco, ''ComeLa cambiapsiche la mafiamafiosa'', pag.33 110</ref><ref enam0"Lo pertantoVerso, per110">Girolamo riconoscereLo gliVerso affiliati,e èGianluca sufficienteLo ilCoco, solo''La legamepsiche di sangue senza necessità della ''punciutamafiosa'', chepag. serviva soprattutto per cooptare soggetti estranei al sodalizio familiare110</ref name="Lo Verso, 33"/>.
La formula del giuramento e l'elenco delle regole da rispettare sono stati trovati, nel novembre 2007, nel covo dei latitanti [[Salvatore Lo Piccolo|Salvatore]] e [[Sandro Lo Piccolo]]: la circostanza del ritrovamento suggerisce che la tradizionale forma di iniziazione non sia andata completamente perduta<ref name="Grasso, 132"/>.
 
Tuttavia il ritrovamento della formula del giuramento e l'elenco delle regole da rispettare nel covo dei latitanti [[Salvatore Lo Piccolo|Salvatore]] e [[Sandro Lo Piccolo]] nel novembre 2007 nonchè le indagini degli organi inquirenti<ref>[http://palermo.repubblica.it/dettaglio-news/08:01/4341327 Mafia: arresti Palermo, la 'punciuta' con la santuzza esiste ancora - La Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e le recenti dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Gaspare Pulizzi<ref>{{Cita news|lingua=|url=http://www.addiopizzo.org/public/sentenze/I_sent_Covello_Giulio5.pdf|titolo=Sentenza del processo contro Covello Giulio ed altri}}</ref>, Manuel Pasta<ref>[http://www.ansa.it/legalita/rubriche/fattidelgiorno/2010/07/24/visualizza_new.html_1877982629.html MAFIA: OPERAZIONE 'PAESAN BLUES', ALTRI SETTE ARRESTI] Ansa.it</ref> e Sergio Flamia<ref>[http://espresso.repubblica.it/inchieste/2014/04/24/news/io-killer-invisibile-di-cosa-nostra-1.162731 "Io, killer invisibile di Cosa Nostra"] L'Espresso, 24 aprile 2014</ref> hanno dimostrato che il tradizionale rito della punciuta non sia andato completamente perduto<ref name="Grasso, 132"/>.
La magistratura ha comunque accertato come alcuni soggetti, pur non affiliati in maniera formale a Cosa nostra attraverso il rito della punciuta, rivestano ruoli assai importanti nell'organigramma dell'associazione, con particolare riferimento agli imprenditori che, giustificando la propria vicinanza alla mafia con la necessità di lavorare in un contesto ambientale ostile, con la loro condotta traggono notevoli vantaggi di ordine economico e rafforzano la posizione sociale del clan malavitoso<ref>Pronuncia di merito del Tribunale di Palermo del 23 marzo 2003, citata in "Misure patrimoniali contro la criminalità organizzata", pag. 136</ref>.
 
==Bibliografia==