Gian Luigi Picchi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nuova pagina: {{Bio |Nome = Gian Luigi |Cognome = Picchi |Sesso = M |LuogoNascita = Tivoli |GiornoMeseNascita = 28 ottobre |AnnoNascita = 1946 |LuogoMorte = |GiornoMeseMorte = |Ann...
 
Riga 16:
 
== Carriera ==
Picchi approda giovane nel mondo dell'automobilismo sportivo, proveniente dal [[Karting|Kart]]. Già riconosciuto come talento particolare (è campione italiano a squadre con l'''Arcionia Karting'' nel [[1963]] e campione a squadre europeo con la squadra nazionale nel [[1965]]), esordisce nelle categorie minori delle monoposto (K250 Tecno) diventando vice campione italiano nel [[1966]], per passare alla F850, dove debutta con la ''Lucky-Genovese'' nel [[1967]] vincendo subito due corse. Nel [[1968]] è pilota ufficiale della ''De Sanctis'' F850, e diventa campione italiano della specialità vincendo quattro gare (è il primo pilota proveniente dal Kart a vincere un campionato automobilistico in [[Italia]])<ref>[http://www.driverdb.com/championships/standings/formula-850-italy/1968/ Formula 850 Italy 1968 standings]</ref>. Nel [[1968]] comincia a correre in [[Formula 3]] e nel [[1969]] diventa campione italiano come pilota ufficiale della ''Tecno''.<ref>[http://formula2.net/F369_Table.htm Formula 3 1969 Championship Tables]</ref><ref>[http://motorsportsetc.com/champs/F3_ita.htm Italian F3 Champions / Formula 3 / Formula Junior]</ref>
 
Verso la fine della stagione [[1969]] viene invitato dalla squadra ufficiale [[Alfa Romeo]] ''[[Autodelta]]'', ad una selezione di piloti, dove risulta il più veloce fra i 25 convocati. L'inizio della stagione [[1970]] lo vede ancora vincente in due gare della F3, ma viene poi convocato come pilota ufficiale dell’Autodelta per il [[Campionato Europeo Turismo]] (ETCC), dove durante la stagione vince in due gare ([[Nürburgring]] e [[Circuito di Zandvoort|Zandvoort]]) e diventa vice campione europeo nella divisione 2. Per la stagione [[1971]] la [[Commissione Sportiva Automobilistica Italiana|CSAI]] gli affida la vettura della [[Formula 2]], come pilota emergente, ma dopo solo quattro gare costellate da avarie meccaniche, Picchi abbandona il campionato F2.<ref>[http://www.oldracingcars.com/driver/Gian_Luigi_Picchi www.oldracingcars.com - Gian Luigi Picchi]</ref> Sempre nel [[1971]], l'[[Autodelta]] assegna a Picchi la GTA Junior 1300, con la quale si aggiudica il Campionato Europeo Turismo, vincendo in sei delle nove gare disputate (Monza, Salzburgring, Brno, Zandvoort, Paul Ricard, Jarama). Nel [[1972]] è ancora vincente in tre gare dell’ETCC, e contribuisce così in modo decisivo alla conquista del Campionato Europeo Marche per l’[[Alfa Romeo]].<ref>[http://www.racingsportscars.com/driver/Gianluigi-Picchi-I.html www.racingsportscars.com - Gian Luigi Picchi]</ref> In quest'anno partecipa ai collaudi dell’Alfa Romeo 33/3000tt3000TT e viene inserito come pilota ufficiale per il Mondiale Marche, ma per la protesta dell’Alfa Romeo contro il regolamento adottato l'[[Autodelta]] abbandona la stagione [[1973]].
 
Quello stesso anno, alla nascita del primo dei tre figli, Picchi decide di abbandonare l’attività di pilota professionista e si ritira dalle competizioni. Nel [[1988]] viene chiamato a gareggiare in gare storiche, dove vince due volte con l’[[Alfa Romeo 2600]] e la [[Ferrari 250 GTO]]. Nel [[1990]] partecipa al Campionato Italiano Turismo N2 con la ''Vaccari Motori'', dove vince a [[Magione (Italia)|Magione]] ed è in testa al campionato fino all’incidente a [[Imola]], che lo priva didella macchina. Nel [[2004]] partecipa con Maurizio Flammini alla serie [[Superstars Series|Superstars]], dove vince a [[Autodromo internazionale del Mugello|Mugello]] in gara inaugurale con la [[BMW M5]] della ''Vaccari Motori''.
 
Durante la sua carriera agonistica partecipa in tre anni a 115 gare, vincendone 44.<ref>[http://www.contagiriblog.com/piloti-romani-intervista-esclusiva-gian-luigi-picchi/ Piloti romani, intervista esclusiva a Gian Luigi Picchi]</ref><ref>[http://www.alfasport.net/webPage/View.asp?id=69 www.alfasport.net - Gian Luigi Picchi]</ref>