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Verso il [[1740]] risultava avere residenza e bottega nella parrocchia di [[chiesa di San Bartolomeo (Venezia)|San Bartolomeo]], dove rimase sino alla morte; possedeva anche una casa e un terreno a [[Dolo (Italia)|Sambruson]].
 
Alla [[festa della Sensa]] del [[1743]] espseespose due trionfi perduti con ''Storie di Giuditta e Oloferne''. Nel [[1749]] i [[procuratori di San Marco]] gli commissionarono alcuni riquadri con putti su trofei per l'ampliamento della Loggetta.
 
All'inizio degli [[anni 1750]] si occupò delle statue per l'[[altare maggiore]] della [[Basilica di San Marco]], nonché di un lavello collocato nella [[sagrestia]] della stessa nel [[1751]]. Poco dopo scolpì un pregevole ''San Marco'' per [[Chiesa della Pietà (Venezia)|Santa Maria della Pietà]], collocato ad una delle estremità dell'[[altare maggiore]] (dall'altra si colloca un ''San Pietro'' di [[Giovanni Marchiori]]).