Oppioide: differenze tra le versioni

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Gli oppioidi sono tra le droghe più antiche al mondo. L'uso terapeutico del papavero da oppio è anteriore alla storia documentata. Gli effetti analgesici (antidolorifici) degli oppioidi sono dovuti ad una diminuita percezione del dolore, ad una ridotta reazione al dolore così come ad una maggiore tolleranza al dolore. Gli effetti collaterali degli oppioidi includono sedazione, depressione respiratoria, stipsi, e un forte senso di euforia.
Gli oppioidi possono causare la soppressione della tosse: molti di essi vengono effettivamente impiegati nella pratica clinica con questo scopo, e nello stesso tempo l'azione antitussigena può essere considerata un effetto collaterale ed indesiderato. La dipendenza da oppiacei può svilupparsi anche durante il loro uso terapeutico, causando una sindrome astinenziale qualora essi vengano sospesi in modo improvviso.
Gli oppioidi sono certamente noti per la loro proprietà di causare dipendenza, ma probabilmente anocrancor più noti per la loro capacità di produrre una sensazione di euforia, la qual cosa è una delle principali motivazioni per il loro uso non medico ma di tipo ricreativo.
 
== Etimologia ==
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In letteratura medica esistono molti grafici di "equianalgesia", poi tradotti in comodi regoli che permettono con grande facilità di trovare il giusto dosaggio teorico passando da un principio attivo ad un altro.
La distinzione tra oppioidi deboli e forti è stata in parte superata dalla scala analgesica proposta dall'OMS.
L'[[Organizzazione Mondiale della Sanità]] propone di dividere gli oppioidi in quelli utilizzabili per il dolore lieve-moderato da quelli che sono utilizzabili per il dolore moderato-severo. Nel primo gruppo rientrano molecole come [[codeina]] o [[diidrocodeina]]. Queste sostanze si caratterizzano per un effetto plateau e sono spesso usate in associazione con analgesici non oppioidi (ad esempio [[paracetamolo]]). Nel secondo gruppo (dolore moderato-severo) l'oppioide più utilizzato è certamente la la morfina. Altre sostanze utilizzabili includono [[fentanil]], [[metadone]] e [[petidina]].
 
== Classificazione ==
Una possibile classificazione degli oppioidi comprende:
* Oppiacei naturali: sono gli alcaloidi contenuti nella resina del papavero da oppio, principalmente la morfina, la codeina e la [[tebaina]]. Anche altre piante contengono oppiacei naturali: tra queste va ricordata la [[Mitragyna speciosa]] (nota anche come ''Kratom''), le cui foglie contengono un oppioide che agisce in particolare sui recettori μ (Mu, OP3)e δ (Delta, OP1). La pianta Salvia divinorum (nota anche con il nome di ''Maria Pastora''), una pianta diffusa in Messico, presenta naturalmente un alcaloide oppioide, noto come Salvinorina A, un agonista del recettore κ (Kappa, OP2). Altre specie di papavero, diverse da [[papaver somniferum]], producono abbondanti quantità di tebaina, un'importante molecola da cui l'industria farmaceutica parte per la fabbricazione di molti oppiacei semisintetici e sintetici. Di tutte le oltre 120 specie di papavero, solo poche producono morfina.<ref name="pmid17425099">{{Cita pubblicazione | cognome = Salehi | nome = P. | coautori = A. Sonboli; AF. Zavareh; F. Sefidkon; M. Dayeni; B. Cheraghi | titolo = Narcotic alkaloids of four papaver species from Iran. | rivista = Z Naturforsch C | volume = 62 | numero = 1-2 | pagine = 16-8 | pmid = 17425099 }}</ref>
* Esteri della morfina: sono composti modicamente alterati dal punto di vista chimico rispetto alla molecola progenitrice, la morfina. La maggior parte di queste sostanze sono [[profarmaci]] della morfina: diacetilmorfina (morfina diacetato, eroina); nicomorfina (morfina dinicotinata);<ref name="pmid452619">{{Cita pubblicazione | cognome = Vadon | nome = P. | coautori = P. Rehak | titolo = [Comparison of the analgesic effect of nicomorphine in two different solutions (author's transl)]. | rivista = Wien Med Wochenschr | volume = 129 | numero = 8 | pagine = 217-20 | mese=aprile| anno = 1979 | pmid = 452619 }}</ref> dipropanoilmorfina (morfina dipropionato);<ref name="pmid402470">{{Cita pubblicazione | cognome = May | nome = EL. | coautori = AE. Jacobson | titolo = Chemistry and pharmacology of homologs of 6-acetyl-and 3,6-diacetylmorphine. | rivista = J Pharm Sci | volume = 66 | numero = 2 | pagine = 285-6 | mese=febbraio| anno = 1977 | pmid = 402470 }}</ref> [[desomorfina]]; acetilpropionilmorfina;<ref name="pmid2352148">{{Cita pubblicazione | cognome = Whitehouse | nome = LW. | coautori = CJ. Paul; KH. Gottschling; BA. Lodge; AW. By | titolo = Antinociceptive activity of propionyl esters of morphine: a reevaluation. | rivista = J Pharm Sci | volume = 79 | numero = 4 | pagine = 349-50 | mese=aprile| anno = 1990 | pmid = 2352148 }}</ref> dibenzoilmorfina; diacetildiidromorfina.<ref name="pmid7904819">{{Cita pubblicazione | cognome = Hosztafi | nome = S. | coautori = I. Köhegyi; C. Simon; Z. Fürst | titolo = Synthesis and analgetic activity of nicotinic esters of morphine derivatives. | rivista = Arzneimittelforschung | volume = 43 | numero = 11 | pagine = 1200-3 | mese=novembre| anno = 1993 | pmid = 7904819 }}</ref>
* Oppioidi semisintetici: derivano a partire dagli oppiacei naturali o dagli esteri della morfina, tra di essi abbiamo idromorfone, idrocodone, ossicodone, ossimorfone, etilmorfina e buprenorfina.