L'amor che move il sole e l'altre stelle: differenze tra le versioni

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Le stelle, osservava [[Attilio Momigliano]],<ref>''Inferno'', Firenze 1976</ref> sono la meta di Dante e per questo motivo ricorrono nel verso finale di ogni cantica della ''Commedia'': una rispondenza che «non è pura simmetria, ma espressione del motivo ideale che corre attraverso il poema e lo innalza costantemente verso la meta».
Con questo verso, Dante racchiude il significato dell'intera opera, di Dio, dell'universo, del fatto che l'amore è il meccanismo del mondo e di tutta la vita.
 
==Voci correlate==