Samovar: differenze tra le versioni

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Durante la [[prima guerra mondiale]] e i seguenti moti della [[rivoluzione russa|rivoluzione]] e della [[guerra civile russa|guerra civile]] il ''design'' e la tecnologia furono semplificati e adattati all'uso militare. Tipici di questo periodo sono i samovar cilindrici saldati e privi di decorazioni.
 
Gli [[anni 1920|anni venti]] e [[anni 1930|trenta]] furono caratterizzati dalla collettivizzazione e industrializzazione [[Stalinismo|stalinista]]. Le piccole officine che fabbricavano samovar furono integrate in grandi industrie oppure dismesse. La quantità divenne più importante della qualità. Risale a questo periodo la fondazione a Tula della più grande industria per la produzione di samovar: la "''[[Štamp"]]'' (Штамп).
 
Gli [[anni 1950|anni cinquanta]] e [[anni 1960|sessanta]] introdussero l'invenzione del samovar elettrico in metallo [[Galvanostegia|nichelato]]. Finiva così il regno fin qui incontrastato del samovar a combustibile solido. Il sottile aroma del fumo lascia il posto ai benefici derivanti dalla facilità d'uso e dalla economicità: si riduce il tempo necessario per la pulizia e per la preparazione del tè, inoltre la nichelatura protegge l'ottone dalla corrosione molto più a lungo. Le famiglie e la ristorazione collettiva adottarono rapidamente la nuova tecnologia, solo le ferrovie rimasero e rimangono fedeli al tradizionale, fumoso samovar a combustibile.