Marchesato di Torriglia: differenze tra le versioni
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La parrocchia di Torrigilia aveva un territorio sostanzialmente coincidente con l'attuale comune, comprendente le ville di Siginella, Porto, Ponte Trebbia, [[Pentema]], Casaleggio, Bavastri, Costafontana, Obbi, Costalunga, Cavorsi, Donetta, Costazza, Fallarosa, Donderi, Frevada, Fascia di Carlo, Laccio, Garaventa, Marzano, Olcesi e Passo della Scoffera. L'ambito della giurisdizione di Torrigilia era invece più ampio, e vi erano ricompresi l'alta Valtrebbia sino a Casanova e le ville di Dova in Val Borbero e di Pareto in Val Brevenna. Il territorio del Marchesato si estendeva invece alle varie giurisdizioni che di questo fecero parte nelle diverse investiture (Carrega, Ottone, Cabella, Garbagna, ecc.).
Nel 1760 i territori dei due Marchesati di Torrigila e Santo Stefano d'Aveto furono riunito in un unico Principato e Giovanni Andrea III fu investito da [[Francesco I di Lorena]] col titolo di Principe di Torriglia, titolo questo che andò ad aggiungersi all'altra dignità principesca che la famiglia da tempo aveva in quanto titolare del Principato di Melfi.
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