Battaglia di Jena: differenze tra le versioni
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=== Vittoria completa francese ===
[[File:Battle of Jena-Auerstedt - Map03.jpg|thumb|Il campo di battaglia di Jena e Auerstädt; situazione alle ore 14.00 del 14 ottobre 1806.]]
La decisione del principe Hohenlohe di fermare la marcia delle sue truppe di fanteria in attesa dell'arrivo dei rinforzi del generale von Rüchel e anche dei resti del reparto del generale Holtzendorff espose le
Nel frattempo il maresciallo Soult aveva raggiunto con la divisione del generale Saint-Hilaire il villaggio di Klippendorf, difeso dalle deboli truppe della brigata prussiana Kollin; l'attacco francese ebbe rapidamente successo, il nemico fu messo in rotta e le truppe del maresciallo Soult occuparono il villaggio e il mulino a vento di Klippendorf<ref>{{Cita|ScalabrinoPierozzi 2008| pp. 112-114|ScalabrinoPierozzi2008 }}</ref>. Dopo questo nuovo successo, alle ore 12.30 Napoleone ritenne quindi giunto il momento di sferrare il ''coupe de foudre'', l'offensiva generale per sbaragliare il nemico. Dal quartier generale imperiale furono subito inviati messaggeri ai marescialli con gli ordini definitivi per l'ultima fase della battaglia; mentre sul fianco sinistro il maresciallo Augereau con il VII corpo doveva prendere possesso dell'importante strada per Weimar, sulla destra il IV corpo del maresciallo Soult con la divisione Saint-Hilaire, rinforzata dalle divisioni fresche del generale [[Claude-Juste-Alexandre Legrand|Claude Legrand]] e del generale [[Jean François Leval]], avrebbe aggirato il fianco sinistro prussiano per intercettare la strada per Apolda. Dopo l'inizio delle due manovre sui fianchi, la massa del V corpo del maresciallo Lannes e del VI corpo del maresciallo Ney avrebbe attaccato al centro per aprire il varco decisivo; la cavalleria al comando diretto del maresciallo Gioacchino Murat si sarebbe tenuta pronta sfruttare la breccia caricando subito dietro la fanteria. Di riserva sarebbe rimasta come al solito la Guardia imperiale, nonostante le rimostranze di questi soldati veterani raramente impiegati in battaglia dall'imperatore<ref>{{Cita|Chandler 1993| pp. 62-63|Chandler1993 }}</ref>.
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