Focea: differenze tra le versioni

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'''Focea''' ([[lingua greca|greco antico]]: ''Φωκαία'', ''Phōkaia''; [[lingua latina|latino]]: ''Phocaea'') o '''Fogliavecchia''' era una città greca della [[Ionia]], fondata sul sito della odierna città di [[Foça]] (o Eskifoça) in [[Turchia]], a circa 60 km a nord-ovest di [[Smirne]].

 

Focea era la città più settentrionale della [[Ionia]]. La città sorgeva alla foce del fiume Ermo (oggi [[Gediz]]) sulla penisola che separava a nord il Golfo di Cuma e a sud il Golfo di Smirne.

 

La presenza di due porti naturali permise lo sviluppo della flotta navale e del commercio marino.

 

Focea fu fondata da coloni di [[Eretria]] e [[Teo (Asia Minore)|Teos]] nell'[[VIII secolo a.C.]] Il suo nome proviene dalla parola [[foca]] che fu il simbolo della città, o più probabilmente, dalla [[Focide (regione)|Focide]], regione della Grecia centrale da cui provenivano alcuni coloni.<ref>[[Erodoto]], [[Storie (Erodoto)|Storie]], 1, 146</ref>

 

Secondo [[Pausania il Periegeta|Pausania]] i Focei, sotto la guida [[Atene|ateniese]], si stabilirono su un territorio ceduto da [[Cuma Eolica]] e furono ammessi nella [[Lega Ionica]] dopo aver riconosciuto i re della linea di [[Codro]].<ref>[[Pausania il Periegeta|Pausania]], ''[[Periegesi della Grecia]]'', 7, 3, 10</ref>

 

Secondo [[Erodoto]], i Focei furono i primi greci ad intraprendere lunghi viaggi marittimi e a scoprire il [[Mar Adriatico]], la [[Etruria|Thyrrenia]] e l'[[Penisola iberica|Iberia]] a bordo di agili [[Pentecontere|penteconteri]]. Giunti a [[Tartesso]], in ([[Spagna]]), strinsero amicizia col re [[Argantonio]] che li invitò a trasferirsi nel suo paese. I Focei declinarono la proposta. Allora, avuta notizia della potenza dei [[Medi]], Argantonio inviò loro una grande somma d'argento per costruire le mura difensive della città.<ref name="Erodoto">[[Erodoto]], [[Storie (Erodoto)|Storie]], 1, 163</ref>

 

Focea fu un importante porto commerciale e fondò colonie nel [[Mar mediterraneo|Mediterraneo]] occidentale: [[Massalia]], (attuale Marsiglia) in [[Francia]], [[Alalia]] in [[Corsica]], [[Elea]] in [[Magna Grecia]], [[Emporion]] e [[Roses|Rhoda]] in Spagna.

 

 

I Focei si rifugiarono a [[Chio (isola)|Chio]] con l'intenzione di acquistare e stabilirsi sulle isole [[Oinousses|Enusse]], ma, respinta l'offerta, si diressero verso la colonia di Alalia in Corsica.<ref>[[Erodoto]], [[Storie (Erodoto)|Storie]], 1, 163</ref>

Durante l'[[epoca ellenistica]] passò ai [[Seleucidi]] e quindi agli [[Attalidi]].

 

A Focea è legata la figura dell'[[ammiraglio]] [[Benedetto Zaccaria]], che ne fu [[signoria feudale|signore]] nel XIII secolo e che si dedicò al commercio con [[Genova]], esportando l'[[allume]] di Focea, una merce utile alla concia delle pelli, dopo aver monopolizzato il commercio di questa preziosa sostanza avendo ricevuto la città in feudo dall'[[Imperatori bizantini|Imperatore di Costantinopoli]] [[Michele VIII Paleologo|Michele Paleologo]]. La città rimase una colonia genovese fino alla conquista turca nel [[1455]], appartenendo prima ai Cattaneo e poi ai [[Gattilusio]].

 

Focea fu tra le prime città a coniare e utilizzare monete, probabilmente imitando la Lidia. Le prime monete erano fatte in [[elettro]]. Al [[British Museum]] è esposta una moneta con l'immagine di una foca datata al [[600 a.C.|600]]-[[550 a.C.]]

 

Sotto la dominazione genovese dei Cattaneo e dei [[Gattilusio]] venivano battuti [[ducato (moneta)|ducati]] d'[[oro]] e [[denaro (moneta)|denari]] di mistura<ref>''La collezione mumismatica della Banca Carige'', Silvana Editoriale, 2006</ref>.

 

<references/>