Cassiti: differenze tra le versioni

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In architettura vennero ricostruiti i vecchi santuari babilonesi, introducendovi innovazioni quali l'uso di [[Volta (architettura)|volte]] per le porte, di un blocco-basamento al di sotto del tempio, di rilievi figurali rappresentanti divinità montane o acquatiche, inserite sulla facciata del tempio, dai quali zampillava acqua. Tutti questi nuovi elementi verranno successivamente ripresi dai [[neobabilonesi]].<ref name ="M"/>
 
Anche il palazzo cassita per eccellenza, quello di [[Dur-Kurigalzu]], che necessitò quasi due secoli prima di essere ultimato, si distinse dal tipico palazzo babilonese di [[Mari (città)|Mari]] per l'assenza della centralità dei due cortili, oltre che per le [[pittura|pitture]] murali raffiguranti sfilate di funzionari di corte, questi ultimi caratterizzati dall'alternanza di tipiindividui magri e alti e di tipialtri bassi e tozzi.
 
L'arte cassita produsse ottimi prodotti scultorei, come mostrano i resti della monumentale statua in [[diorite]] raffigurante il re [[Kurigalzu]], e la testa di leonessa caratterizzata da striature geometriche per disegnarne le rughe.