Gran maestro: differenze tra le versioni
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Negli ordini monastico-militari come i Cavalieri Teutonici e i [[Cavalieri portaspada]], il Gran Maestro era a capo, ''[[de iure]] e [[de facto]]'', di una piramide gerarchica di carattere militare e feudale, che poteva essere considerata uno "stato nello stato", specialmente nel contesto [[Crociate|crociato]] in senso lato (quindi non solo il Medio Oriente degli [[Stati crociati]], ma anche la [[Spagna]] della [[reconquista]] e i territori ancora pagani sul [[Baltico]]).
Se
Il titolo maggiore per i [[Cavalieri Templari]] era invece quello più semplice di Maestro, nonostante la sua autorità fosse equiparabile a quella dei Gran Maestri degli altri ordini.
Poiché la maggior parte dei ordini attuali sono essenzialmente una distinzione d’onore<ref>Come peraltro alcuni ordini antichi sono sempre stati (per esempio l'[[Ordine del Toson d'oro]]), così come la relativa dignità che ne deriva, che può essere acquisita per diritto di nascita.</ref>, spesso un monarca sovrano detiene il titolo di Gran Maestro di uno o più ordini, o lo concede
== Massoneria ==
[[File:Giuseppe Garibaldi (1866).jpg|thumb|[[Giuseppe Garibaldi]], Gran Maestro del [[Grande Oriente d'Italia|G.O.I.]] nel [[1864]]]]
Negli ordini Massonici il Gran Maestro è al vertice della piramide gerarchica. Rappresenta l'Ordine massonico presso le Comunioni massoniche estere
All'interno del [[Grande Oriente d'Italia]], come stabilito dall'art. 23 della Costituzione del G.O.I., gode di autorità «sacra ed inviolabile»<ref name= GOI/>
== Note ==
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