San Martino Alfieri: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
K.Weise (discussione | contributi)
wikifico; limito i toni troppo enfatici
K.Weise (discussione | contributi)
m correzioni formali
Riga 51:
 
'''San Martino Alfieri''' (''San Martin d'Ast'' in [[lingua piemontese|piemontese]]) è un [[comune italiano]] di 712 abitanti della [[provincia di Asti]], in [[Piemonte]].<br />
Esso sorge in [[Astesana]], nell'area di fruizione turistica denominata "Le Colline dei Fiumi", sullo spartiacque del [[Tanaro]] e del [[Borbore]], a controllo dell'importante direttrice di dorsale che univa [[Asti]] al [[Roero (territorio)|Roero]]. Uscendo dall'abitato, in direzione di [[Govone]], si gode di uno straordinario paesaggio dato dai 257 metri di altitudine del crinale della collina che corre parallela al Tanaro. Essa dolcemente affonda verso valle, densa di vegetazione e di ampi spazi coltivati. La strada di dorsale verso [[Antignano]], dalle forti valenze panoramiche e paesaggistiche, presenta placidi panorami ove la presenza del lavoro nei campi e nei vigneti è sempre presenteattuale, creando uno dei patrimoni culturali dell'area.
 
Dal [[XIV secolo|Trecento]] il paese appartenneera appartenuto alla famiglia [[Solaro (famiglia)|Solaro]], ema nel 1615, per ordine dei [[Casa Savoia|Savoia]], passò agli [[Alfieri (famiglia)|Alfieri]] di Magliano. Nel 1863 prese il nome di San Martino al Tanaro, modificato a fine secolo in San Martino Alfieri, in omaggio alla nota famiglia omonima.<br />
In borgata Saracchi nacque la seconda moglie di [[Giuseppe Garibaldi]], [[Francesca Armosino]], e nel 1880 ospitò l'eroe nella casa ancora oggi visibile. In borgata Marelli sorge la casa in cui crebbe monsignor [[Giuseppe Marello]], fondatore degli [[Oblati di San Giuseppe]], proclamato Santo da [[papa Giovanni Paolo II]] nel 2001.<br />
Il castello settecentesco, di proprietà privata, è ottimamente conservato: il parco fu ampliato nell'800 da [[Xavier Kurten]], architetto paesaggista tedesco, e da [[Ernesto Melano]], al quale si deve anche la sistemazione urbanistica del borgo e il progetto della chiesa parrocchiale di San Carlo e Santa Maria, costruita (1829-1833) in stile neo-classico, che conserva il polittico cinquecentesco di [[Defendente Ferrari]], con episodi della vita della Vergine.<br />
Il centro abitato si sviluppa su di un lungo crinale seguendo la sponda sinistra del Tanaro sopra due nuclei contrapposti: da una parte il Castello e dall’altradall'altra il nucleo originario, in forma di [[ricetto]], separati da una sella con strada di attraversamento. Il nucleo originario si articola in un insieme di piazze e piazzette, tra loro collegate da brevi vicoli. In esso si svolgono tutte
le principali funzioni per la comunità: civica, sociale, religiosa e turistica.<br />
L’attivitàL'attività e la storia personale di [[Benedetto Alfieri]] legano San Martino Alfieri a [[Piovà Massaia]]. In un luogo l’architetto dimorò e progettò gli ampliamenti settecenteschi del Castello di famiglia, mentre nell’altro fu l’artefice di uno dei capolavori architettonici del Monferrato Astigiano, la Parrocchiale.<br />
Il paese dista 14&nbsp;km da Asti in direzione sud-ovest e 16&nbsp;km da [[Alba (Italia)|Alba]] (CN). L'agricoltura, in particolare la viticoltura, ha qui la sua rivincita sull'industria, infatti troviamo pregiati vitigni di [[barbera]], [[grignolino]], [[bonarda]] e bianco. La ''"Bottega del vino''", in Piazza Caduti, con sala per degustazione-esposizione, promuove i vini e i prodotti del territorio. Tra le specialità gastronomiche agnolotti, ''bagna cauda'', salumi, arrosto e bollito misto. Tra maggio e giugno si svolge la passeggiata enogastronomica ''Nel mezzo del cammin... di nostre vigne'', a luglio la ''Sagra del Barbera''.
 
== Storia ==
La dicitura San Martino compare nel 1020 come ''Castro qui dicitur Sancti Martini''. Il determinante ''"Alfieri''" deriva dalla famiglia [[Alfieri (famiglia)|Alfieri]], feudatari tra il 1665 e il 1671.<br />
II paese, a cui più che ad ogni altro è pertinente la definizione di "Colline Alfieri", appartenne anticamente con un suo primitivo castello, ai Signori di [[Govone]] e passò poi alla famiglia dei [[Solaro (famiglia)|Solaro]], che tennero il feudo di San Martino fino al secolo XVII, allorché incominciarono a cederne alcune parti. Il primo degli "Alfieri" che ebbe quasi completamente il feudo di San Martino fu [[Cesare Alfieri di Sostegno|Cesare]], considerato il capostipite del ramo detto appunto di San Martino. Già nel 1615, però, [[Carlo Emanuele I di Savoia]] aveva donato ad Urbano Alfieri, suo colonnello di cavalleria, la giurisdizione e i beni feudali di San Martino che sarebbero stati di spettanza di Pandolfo Solaro e dei suoi fratelli, caduti però in disgrazia.<br />
Cesare Alfieri dedicò tutta la sua vita alla famiglia e all'acquisto di beni. Il figlio Carlo Antonio Massimiliano, nel 1696, diede inizio alla all'edificazione del castello che sostituì il ben più antico maniero. Il figlio di Carlo Antonio, Cesare Giustiniano divenne, per acquisto, marchese di Sostegno, titolo che ereditarono i suoi successori. Sposò Paola Gabriella Solaro di Govone ed ebbe diciannove figli.<br />
Durante il feudo di Roberto Carlo Alfieri, nel 1783, San Martino ebbe l'onore di ricevere il re [[Vittorio Amedeo III di Savoia]] con la moglie Antonietta Ferdinanda, che da Govone, dov'erano in villeggiatura, vennero a fargli visita con gran seguito di dame e di cavalieri.<br />
Per volontà del marchese Carlo Emanuele Alfieri venne edificata la chiesa parrocchiale di San Martino, su disegno del cav. [[Ernesto Melano]], architetto di Sua Maestà, durante gli anni 1828-1832, sotto il titolo di [[San Carlo Borromeo]]. Di stile neoclassico, la parrocchiale di San Martino conserva un pregevole trittico della scuola di Defendente Ferrari e una delle sue cappelle fu proprio degli Alfieri.<br />
 
Chi ha la fortuna di poter visitare il castello di San Martino non può fare a meno di sostare davanti ai molteplici ricordi degli illustri suoi proprietari e delle eminenti persone con le quali essi ebbero rapporti di parentela, di amicizia, di affari; sono busti, ritratti, stampe, manoscritti che permettono di ricostruire tutto un mondo che non va dimenticato, perché in esso affonda le radici quello attuale.<br />
Una gentildonna della famiglia Alfieri, Costanza, andò sposa a Roberto d'Azeglio, fratello di Massimo, ed entrambi furono veri benefattori del popolo.
== Frazioni ==
Riga 78:
Torino. L’abitazione è ancora oggi esistente, anche se venne trasformata da cascinale a casa signorile.
=== Saracchi ===
Uscendo dal paese, in direzione di Antignano, si scorge la frazione Saracchi, in passato appartenente al comune di Antignano, in cui si trova il Palazzo Garibaldi. L’edificio fu fatto costruire da [[Giuseppe Garibaldi]], il quale vici visse per qualche tempo, dopo aver sposato [[Francesca Armosino]], sua ultima moglie, nativa di questa frazione.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Castello e parco dei Marchesi Alfieri ===
Il castello, costruito dal 1696 al 1721 su disegno dell'ingegner [[Antonio Bertola]], conserva l’arredol'arredo originario delle sale. L'attuale costruzione sorge sull'altura contrapposta a quella ove si formò il ricetto.<br />
Edificio del XVIII secolo circondato da grandi alberi secolari propone una pregevole ''Orangérie'' e, oggi, si può ammirare il risultato di un intervento richiesto nel 1815 dal marchese [[Carlo Emanuele Alfieri di Sostegno]] ad opera di [[Xavier Kurten]], architetto paesaggista tedesco che ebbe il compito di trasformare il giardino formale in un parco secondo il nuovo gusto romantico all'inglese, permettendo al Piemonte di avvicinare la cultura locale ai gusti europei nei quali il romanticismo è fenomeno dominante e il gusto per l'arte dei giardini sua diretta manifestazione. Egli ampliò il parco avvalendosi della collaborazione dell'architetto [[Ernesto Melano]] già noto in paese. A questi si deve anche la sistemazione urbanistica e il progetto di una nuova chiesa parrocchiale e della casa comunale.<br />
Chi ha la fortuna di poter visitare il castello di San Martino non può fare a meno di sostare davanti ai molteplici ricordi degli illustri suoi proprietari e delle eminenti persone con le quali essi ebbero rapporti di parentela, di amicizia, di affari; sono busti, ritratti, stampe, manoscritti che permettono di ricostruire tutto un mondo che non va dimenticato, perché in esso affonda le radici quello attuale.<br />
=== Chiesa Parrocchiale di San Carlo Borromeo e Santa Maria ===
L’edificio fu costruito dal 1829 al 1833, in sostituzione del precedente, non più adeguato alle esigenze della popolazione e ormai fatiscente, che si trovava vicino al lato meridionale del castello degli Alfieri.<br />
Riga 108:
=== La Bottega del vino ===
La "Bottega del vino" è dedicata ai vini piemontesi e alla promozione del territorio. Ha il compito di valorizzare e promuovere questo importante patrimonio agricolo e culturale, legato alle tradizioni più profonde di queste colline, ma anche aperto all'innovazione tecnico-scientifica. Ha sede presso i locali di proprietà comunale, siti al piano terra del Palazzo Comunale; i locali sono stati completamente ristrutturati e sono costituiti da una sala per degustazione-esposizione, un locale destinato a magazzino e un bagno attrezzato per disabili. Nella sua nuova sede offre il meglio della cultura enogastronomica.
 
=== La Pro Loco e le manifestazioni ===
La Pro Loco di San Martino Alfieri è una splendida realtà che si concretizza nel 1996; per la verità è la riedizione di un gruppo, molto attivo nei primi [[anni 1980|anni '80]], che ha partecipato alle maggiori manifestazioni a livello provinciale. Lo scopo principale è lo sviluppo culturale e turistico mirato principalmente alla valorizzazione delle produzioni locali a favore di quelle aziende, e non sono più molte, che della nostra terra hanno fatto la loro ragione di vita.<br />
La principale attività della Pro Loco è l'organizzazione, specie in periodo estivo, delle manifestazioni principali del paese. Ma è a tavola che la Pro Loco riesce meglio a esaltare le proprie doti di ospitalità, mettendo a disposizione dei visitatori i propri prodotti e soprattutto i vini di qualità dei produttori locali. Tra le varie specialità, i piatti proposti più frequentemente sono gli agnolotti al sugo di carne e il gran bollito misto con ''bagnet''.
 
==== Sagra del Barbera ====
La "Sagra del Barbera" è la festa principale del paese, in svolgimento ogni anno tra la seconda e la terza [[decade]] del mese di luglio. Uno spettacolo teatrale in apertura, un grandioso ''stand'' gastronomico, con specialità tradizionali piemontesi e vini locali, le serate di musica e balli su palchetto per tutte le età e uno spettacolo pirotecnico conclusivo sono gli elementi caratteristici ormai ben consolidati della manifestazione.
 
==== Nel mezzo del cammin... di nostre vigne ====
Ogni anno, indicativamente tra i mesi di maggio e giugno, è sempre molto gradita la manifestazione denominata "Nel mezzo del cammin... di nostre vigne", passeggiata enogastronomica fra le dolci colline astigiane che sovrastano il [[Tanaro]], con tappe in punti panoramici di assoluta bellezza e originalità. La passeggiata prevede soste presso punti ristoro, in cui verranno offerte animazioni con riproposta di quadri viventi di vita contadina, con degustazione di prodotti gastronomici locali (agnolotti, bollito, salumi, formaggi e antipasti monferrini) abbinati ai prestigiosi vini locali. La manifestazione attira la curiosità di molti turisti italiani e stranieri.
== Amministrazione ==
{{...}}
 
===Altre informazioni amministrative===
San Martino Alfieri fa parte dell'[[Unione di comuni]] [[Comunità collinare]] Colline Alfieri.
 
== Evoluzione demografica ==
{{Demografia/San Martino Alfieri}}